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Cattive notizie per i lavoratori e per i pensionati. La cgia di mestre ha infatti evidenziato come negli ultimi cinque anni, dal 2010 al 2014, le pensioni e le buste paga degli italiani siano diventate più leggere a causa dell'aumento delle addizionali comunali e regionali irpef

Secondo quanto denunciato dall'ufficio studi della cgia, tra il 2010 e quest'anno le addizionali irpef hanno subito una vera e propria impennata, facendo registrare un aumento medio di oltre il 30%

Aumenti che, come spiegato dal segretario della cgia Giuseppe bortolussi, sono stati effettuati per compensare i tagli dei trasferimenti statali e per fronteggiare gli effetti della crisi che hanno messo a dura prova i bilanci delle regioni e degli enti locali

La cgia di mestre ha sottolineato il fatto che l'incremento del prelievo registrato in questi ultimi anni è dipeso, in larga misura, dalle disposizioni introdotte con il "salva Italia", che ha elevato le aliquote per tutte le regioni a partire dal periodo di imposta 2011. A rimetterci gli italiani

I casi:

- Un pensionato con un assegno di 1.000 euro al mese, tra il 2010 e il 2014 ha subito un aggravio medio di 85 euro (+34%). Con, a livello territoriale, l'aumento massimo registrato a Catanzaro: + 149 euro, pari ad una variazione del +49%

- Un operaio con uno stipendio mensile netto pari a poco più di 1.280 euro ha visto aumentare in questi ultimi 5 anni il carico fiscale di 121 euro (+36%). A Venezia l'incremento è stato del +237 euro, pari al +126%

- Un impiegato con uno stipendio di quasi 2.000 euro al mese ha versato 189 euro in più, pari ad un aumento del 30%. Gli incrementi più significativi a Napoli e catanzaro: + 335 euro (pari al +49%)

- Un quadro con uno stipendio mensile di 3.000 euro al mese ha subito un aggravio di 324 euro (+31%). Anche in questo caso, gli aumenti più significativi a Napoli e catanzaro:  + 549 euro (+49%)

Analisi territoriale:

- Calabria, Campania, Molise nel 2013 hanno applicato l'aliquota irpef al 2,03%. Dal momento che secondo la normativa le regioni con disavanzo sanitario e che non hanno rispettato i piani di rientro sono costrette a subire un incremento dell'aliquota di ulteriori 0,3 punti percentuali

- Abruzzo, Lazio e Sicilia hanno l'aliquota dell'addizionale regionale irpef all'1,73%

- Basilicata, Friuli Venezia Giulia, Sardegna, valle d'Aosta, Veneto e le due provincie autonome di Trento e Bolzano hanno l'aliquota al livello base, 1,23%

- Altre regioni: il prelievo varia a seconda dei livelli di reddito
 

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