Secondo un'elaborazione mckinsey sui dati eurostat, l'Italia è il paese dell'unione con la più bassa incidenza di under 30 nei contratti d'assunzione. Ma quali sono le ragioni che spiegano il gap con il resto dell'europa? ecco una lista di possibili cause
1) mismatch, ovvero la non corrispondenza tra curricula studi e competenze professionali. Secondo la ricerca mckinsey, circa 65mila occasioni di lavoro sono rimaste scoperte per la difficoltà a reperire candidati. Tra i profili con più domanda e meno offerta, nel nord Italia, abbiamo i laureati specializzati nel settore dell'industria automobilistica, nella sanità, nell'industria dell'elettronica, medicale e delle manutenzioni
2) scelte universitarie poco consapevoli- il 66% dei giovani sceglie l'università lasciandosi guidare solo per gli "interessi e le attitudini personali", il 29% dichiara di aver controllato le statistiche occupazioni, e solo il 22% si informa sulla retribuzione media dei laureati
3) insufficienza o scarsa efficacia dei canali istituzionali. Neanche un terzo dei giovani che cercano lavoro si rivolgono ai centri di impiego, contro l'80% dei giovani tedeschi. Gli annunci online non hanno il successo degli altri stati, il portale di riferimento italiano cliclavoro solo mette a disposizione 23mila offerte, contro le 900mila del suo omologo tedesco. Il canale privilegiato per cercare lavoro sono le conoscenze o l'auto candidatura diretta
4) poca esperienza sul campo e stage senza sbocchi. I ragazzi che escono dall'università molto spesso sono privi di competenze adeguate. I tirocini coinvolgono solo il 47% degli studenti di scuola superiore e il 52% di quelli scritti all'univerità. E la possibilità di trasformare lo stage in un futuro lavoro sono minime
5) scarsa valorizzazione dei laureati. I laureati italiani dai 30 ai 34 anni sono il 21,7% della popolazione contro una media ue del 35,8%, ma il minor peso numerico non va di pari passo con un aumento della retribuzione. La differenza con la retribuzione dei laureati si ferma al 36,2% contro la media ue del 48%
1 Commenti:
Che dire io aggiungerei altre voce.... orari al limite della norma...salari bassi...inoltre direi che le cosiddette agenzie sono tutte truffe,ti fanno lavorare un po e poi ti mandano via..
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