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La parola d'ordine di questi giorni è "staffetta". È questa l'ipotesi che nelle ultime ore ha preso sempre più corpo. I rapporti tra il presidente del consiglio Enrico letta e il segretario del partito democratico Matteo renzi si sono raffreddati minuto dopo minuto e la situazione sembra ormai irrecuperabile. Il governo è a un bivio e per sapere quale sarà la sua sorte si attende solo la direzione del pd

Ieri in mattinata l'incontro tra i due, un faccia a faccia di circa un'ora e mezzo nel quale letta e renzi si sono confrontati rimanendo ognuno sulle proprie posizioni. Tanto che nel pomeriggio il presidente del consiglio ha convocato una conferenza stampa per presentare il suo "impegno per l'Italia" e sfidare ufficialmente renzi: "le dimissioni non si danno per dicerie e giochi di palazzo, chi vuole venire al mio posto lo dica chiaramente, ma deve dire cosa vuole fare. Si gioca a carte scoperte". Una mossa che al segretario del pd non è piaciuta affatto e in serata ha riunito i suoi dicendo: "o si cambia tutto o si vota". Poi, attraverso twitter, ha fatto sapere: "parlerò domani e dirò tutto chiaramente in direzione"

E "domani" è arrivato. Questo pomeriggio, alle 15.00, si svolgerà la direzione del pd convocata proprio per decidere il futuro del governo. Quanto affermato qualche giorno fa dal presidente della repubblica Giorgio napolitano è più che mai reale: la partita si gioca tutta all'interno del partito democratico. E il pd sembra tutto - o in gran parte -  con renzi. I malumori della base non mancano, ma la speranza diffusa è quella di riuscere a mettere in piedi una maggioranza più forte

Anche se i timori serpeggiano e si evincono dalle parole di due esponenti del partito democratico, gianni cuperlo e pippo civati. Il primo ha espresso "grande preoccupazione per la piega che ha assunto il confronto interno al partito", mentre il secondo ha detto: "lo scontro fra letta e renzi assomiglia a uno scontro di potere, la direzione di domani rischia di trasformarsi in un western". Ma il portavoce della segreteria del pd, Lorenzo guerini, ha fatto sapere: "in direzione non ci sarà nessun duello. Il contributo offerto dal premier sarà oggetto di una discussione responsabile e approfondita, così come sarà fatto per quanto riguarda l'operato del governo". Ma si sa, tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare. E renzi con i suoi fedelissimi è apparso netto: "non ci sono più le condizioni per andare avanti"
 

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