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La delega fiscale è stata definitivamente approvata dalla camera. È legge. Adesso il governo dovrà elaborare ed emanare i decreti attuativi che la renderanno operativa e per farlo avrà un anno di tempo. Ma vediamo alcune delle novità previste

- Riforma del catasto: il valore e la categoria degli immobili non si baseranno più sul numero di stanze, ma sui metri quadrati. La rendita finale sarà determinata mettendo in relazione tutte le caratteristiche dell'immobile, dal valore di mercato alla posizione. Qui tutti gli approfondimenti

- Evasione fiscale: per combattere l'evasione verranno rafforzati i limiti al pagamento in contante e verranno potenziati i metodi di pagamento tracciabili, la fatturazione elettronica. Per favorire l'emersione di base imponibile, la delega dispone l'emanazione di disposizioni per dare attuazione al cosiddetto contrasto di interessi fiscali fra contribuenti, ovvero la contrapposizione dell'interesse del venditore con quello del compratore, che comporta l'ampliamento della detraibilità degli scontrini fiscali per combattere l'evasione. Le maggiori entrate rivenienti dal contrasto all'evasione fiscale (al netto di quelle necessarie per il mantenimento degli equilibri di bilancio) e dalla progressiva limitazione dell'erosione fiscale saranno destinate esclusivamente al Fondo per la riduzione strutturale della pressione fiscale, al quale saranno anche interamente attribuiti i risparmi di spesa derivanti da riduzione di contributi o incentivi alle imprese, che devono essere destinati alla riduzione dell'imposizione fiscale gravante sulle imprese

- Spese: ogni anno il governo dovrà stilare un rapporto, da allegare alla legge di stabilità, relativo alla razionalizzazione delle spese fiscali. Una misura che punta a riformare o eliminare le esenzioni e i regimi fiscali di favore, considerati inadeguati all'attuale contesto socioeconomico

- Un migliore rapporto tra fisco e contribuenti: per stimolare l'adempimento spontaneo degli obblighi fiscali la delega prevede norme per favorire un migliore rapporto tra fisco e contribuenti attraverso forme di comunicazione e cooperazione rafforzata. Le imprese di maggiori dimensioni dovranno costituire sistemi di gestione e controllo del rischio fiscale, con una Chiara attribuzione di responsabilità nel sistema dei controlli interni. I contribuenti così si troveranno di fronte meno adempimenti per i contribuenti e avranno diritto a forme specifiche di interpello preventivo con procedura abbreviata

- Dichiarazione fiscale precompilata: verrà inviata a casa dei contribuenti (lavoratori dipendenti pubblici e pensionati) la dichiarazione fiscale precompilata

- Rateizzazione dei debiti tributari: per contrastare l'evasione fiscale e contributiva e garantire l'efficacia dell'attività di riscossione verrà ampliato l'ambito applicativo della rateizzazione dei debiti tributari: semplificazione degli adempimenti amministrativi e patrimoniali per accedere alla rateizzazione; possibilità di richiedere la dilazione del pagamento prima dell'affidamento in carico all'agente della riscossione anche nel caso di accertamento esecutivo; armonizzazione e omogeneizzazione delle norme in materia di rateazione dei debiti tributari. I ritardi di breve durata nel pagamento di una rata non comporteranno l'automatica decadenza dal beneficio della rateazione

- Imprese: i risparmi di spesa derivanti da riduzioni di contributi o incentivi alle imprese dovranno essere destinati alla riduzione dell'imposizione fiscale sempre sulle imprese

- Giochi: nelle trasmissioni radio e tv non potranno essere messi in onda spot pubblicitari per i giochi che prevedono vincite in denaro e inducono comportamenti compulsivi. Un divieto che punta a contrastare la ludopatia e il gioco patologico

- Abuso del diritto: in arrivo norme volte a rivedere le attuali disposizioni antielusive con l'obiettivo di disciplinare il principio generale di divieto del cosiddetto abuso del diritto, ovvero l'uso distorto di strumenti giuridici allo scopo prevalente di ottenere un risparmio d'imposta. La riforma salvaguarda comunque la legittimità della scelta tra regimi alternativi espressamente previsti dal sistema tributario

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