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Convinto che la chiave di svolta per il mercato immobiliare e per l'economia in generale sia la capacità di intercettare i cambiamenti in atto nella società e viverli come un'opportunità, Mario Breglia è stato ancora una volta il padrone di casa del consueto Forum di Scenari Immobiliari di Santa Margherita Ligure. Intervistato da idealista news  si è dimostrato ottimista sul mattone nostrano, sicuro che ormai la crisi sia finita e che si stiano aprendo importanti prospettive per i mercati del Sud.

La fine della crisi immobiliare

"Questo forum - afferma Mario Breglia - è il più interessante delle 24º edizioni, si chiama il Nuovo Mondo non a caso, perché noi analisti e operatori vediamo una situazione completamente diverso rispetto a quella precedente. E dobbiamo capire cosa accadrà. Si può dire sicuramente che la crisi immobiliare è finita.

"Ormai da più di un anno tutti gli indicatori sono positivi. Gli scambi sono aumentati, i prezzi non scendono se non in maniera marginale, la domanda - soprattutto per il settore residenzale - è in aumento. I dati negativi sono alle spalle". Sono i mesi migliori per fare un investimento immobiliare, perché c'è una buona offerta sul mercato, i prezzi sono stabili e i valori medi sono scesi ormai del 20% negli ultimi dieci anni.

Il Sud del Paese "piccolo, ma solido"

Il mercato del Sud ha il vantaggio di essere piccolo e solido. Non fa molte compravendite, ma i valori sono stabili. Il problema delle città del Sud, che poi è un problema comune a molte città italiane, è il calo demografico, o perché ci sono pochi nati, non ci sono immigrati o perché c'è emigrazione. Mancando lo stimolo, la domanda primaria dei nuovi abitanti italiani e stranieri, il mercato non c'è e questo deprime le quotazioni.

La messa in sicurezza del patrimonio immobiliare

Uno dei temi di più viva attualità è sicuramente quello relativo alla messa in sicurezza del patrimonio immobiliare dopo il terremoto che ha devastato il Centro Italia. Secondo Breglia "Noi abbiamo già tutte le normative da oltre vent'anni sugli edifici antisismici, ma c'è un problema di controlli. Il problema è che la maggior parte del nostro patrimonio è antico, di grande pregio, ed è impossibile trasformarlo in maniera antisismica. Si può lavorare sulla prevenzione, sulla conoscenza, non certo sul patrimonio immobiliare".

Uno sguardo al resto d'Europa

Quali sono i mercati europei più vivaci in questo momento? "Sicuramente quello spagnolo che è uscito alla grande da una crisi fortissima e anche quello greco, che in una situazione di debolezza economica, sta reggendo e attira investitori anche da altre parti d'Europa".

"Anche il mercato tedesco sta crescendo perché stanno affrontando in modo serio il problema dell'immigrazione. Negli ultimi mesi il governo tedesco ha dato incentivi per realizzare 160mila case e di queste, due terzi andranno agli immigrati. E questo mette in moto il mercato. Per noi è ancora un tema di emergenza e di scontro politico, ma quando capiremo che è anche un'opportunità, non solo per noi, ma anche per il Paese, diventeremo più bravi".

Qual è l'elemento che manca ancora al mercato nostrano? Sicuramente la serenità economica, la serenità politica, serenità nelle famiglie che così fanno più figli e domani avremo più case.

 

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1 Commenti:

mauro
25 Settembre 2016, 17:26

il PIL è al palo, l'inflazione nulla o negativa, le prospettive per il futuro non sono rosee, le aziende in attivo hanno carta bianca per licenziamenti collettivi dopo aver ricevuto ingenti finanziamenti pubblici e con questo scenario il momento sarebbe buono per comprare casa?
Qui siamo alla pazzia!

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