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Compravendite immobiliari aiutate dai vari bonus e destinate soprattutto all’abitazione di coppie con figli. Sono alcune delle caratteristiche del mercato immobiliare italiano fotografate da Tecnocasa.

Compravendite immobiliari, il 19% per investimento

Dall’analisi delle compravendite realizzate attraverso le agenzie Tecnocasa e Tecnorete, sul territorio nazionale, emerge che nel primo semestre del 2018 il 72,0% delle compravendite sono state effettuate da coppie e coppie con figli. Si tratta di un dato sostanzialmente stabile rispetto a quello dello stesso periodo dello scorso anno, quando la quota era lievemente più bassa e si attestava al 71,3%.

Prevale l’acquisto dell’abitazione principale (75,0%), seguito dalla casa ad uso investimento (18,9%) e poi dalla casa vacanza (6,1%). Queste percentuali sono rimaste praticamente invariate rispetto al primo semestre del 2017 quando si attestavano rispettivamente al 75,0%, 18,5% e 6,5%.

Nella prima parte del 2018 è stato il trilocale la tipologia più acquistata da coppie e coppie con figli, con il 35,2% delle preferenze. A seguire ville, villette e case che nel complesso raggiungono il 20,8% delle transazioni. Percentuale molto simile anche per i quattro locali che si attestano al 19,9%.

L’analisi delle compravendite ha inoltre evidenziato che il 79,3% di esse ha interessato tipologie usate, la restante parte le nuove costruzioni. Con il mercato in ripartenza anche le nuove costruzioni, più penalizzate negli anni di crisi, hanno iniziato lentamente ad essere riconsiderate visti i prezzi più bassi: nell’hinterland delle grandi città il 22,5% delle operazioni ha interessato il nuovo. La percentuale scende nei capoluoghi di provincia dove si porta al 19% e nelle grandi città dove si attesta intorno al 18,6%. Rispetto al semestre precedente le percentuali relative al nuovo sono in leggero aumento in tutte le realtà.

Anche le soluzioni nuove o ristrutturate di recente hanno comunque subito un ribasso dei prezzi che dal 2008 si aggira intorno al 31,6%, sette punti percentuali in meno rispetto all’usato.

Il ruolo dei bonus fiscali per la casa nel mercato immobiliare

A influire sugli acquisti sono stati i bonus fiscali per la ristrutturazione edilizia e la riqualificazione energetica, prorogati anche per il 2019. Da quando sono stati introdotti hanno infatti dato una mano al mercato immobiliare, soprattutto negli anni della crisi: le tipologie usate hanno subito un importante ribasso dei prezzi (dal 2008 parliamo di una perdita di valore del 38,6%) che le ha rese più appetibili anche grazie, appunto, agli incentivi fiscali che hanno consentito la personalizzazione dell’investimento immobiliare.

La detrazione possibile con i bonus è pari al 50% per gli interventi di ristrutturazione e al 65% per quelli di riqualificazione energetica. Interessanti, a questo proposito, i dati del Cresme pubblicati recentemente, secondo cui la crescita degli investimenti veicolati dai bonus edilizia sono cresciuti del 170%.

Tra le regioni che hanno fatto maggiore ricorso agli incentivi fiscali per la ristrutturazione e la riqualificazione edilizia c’è la Lombardia, seguita da Emilia Romagna e Veneto.

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