Serve una nuova politica per la casa. Ne sono convinti Cgil, Cisl e Uil, che nel corso del convegno “Casa: Una nuova questione abitativa 50 anni dopo gli scioperi del 1969” hanno fatto il punto della situazione.
In particolare, i sindacati hanno evidenziato le 650mila domande di edilizia pubblica inevase da Comuni ed ex Iacp Istituto Autonomo Case Popolari, i 4 milioni di giovani adulti tra i 25 e i 39 anni che abitano con i genitori e le quasi 3 milioni di persone che spendono per il canone di locazione più della soglia critica del 30% dei redditi.
La richiesta dei sindacati è chiara: “Incrementare l’offerta abitativa in affitto, con canoni commisurati ai redditi delle famiglie, articolando gli interventi in un percorso di sviluppo sostenibile”.
Il convegno ha voluto rappresentare un momento di riflessione, dopo cinquant’anni dallo sciopero indetto da Cgil, Cisl e Uil per il diritto alla casa e contro il caro affitti, con l’obiettivo di rimettere al centro la questione dell’abitare e rilanciare i temi per città più eque e sostenibili.
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