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Condòmino moroso, cosa è possibile fare
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Nel caso di un condòmino moroso cosa bisogna fare? In questo caso, per richiedere il pagamento delle spese condominiali l'amministratore può agire in via giudiziale.

La Legge 220/2012, modificando l'articolo 63 delle disposizioni di attuazioni del codice civile, ha chiarito cosa fare in caso di condòmino moroso e ha stabilito che "per la riscossione dei contributi in base allo stato di ripartizione approvato dall'assemblea, l'amministratore, senza bisogno di autorizzazione di questa, può ottenere un decreto di ingiunzione immediatamente esecutivo, nonostante opposizione, ed è tenuto a comunicare ai creditori non ancora soddisfatti che lo interpellino i dati dei condomini morosi".

Se ci si domanda dunque cosa fare in caso di condòmino moroso, è bene sapere che l'amministratore può richiedere al giudice "un decreto ingiuntivo provvisoriamente esecutivo per pignorare i beni del condòmino moroso e onorare così il suo debito", e può farlo agendo direttamente, senza dover avere l'autorizzazione dell'assemblea.

Da parte del condòmino c'è la possibilità di presentare ricorso entro quaranta giorni dalla notifica del decreto ingiuntivo, in seguito del quale si instaura un giudizio tra il debitore e il condominio, che è rappresentato dall'amministratore.

In alternativa, qualora si tratti di un condòmino moroso nullatenente, l'amministratore può procedere alla sospensione dall'uso dei servizi comuni.
 

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