Le attività commerciali in condominio generano sempre apprensione fra i condomini, per timore possa essere alterato il decoro dello stabile o prodotti rumori molesti, tali da impedire il riposo. Il caso più comune è quello del bar in condominio, che può essere aperto se non vietato dal regolamento contrattuale. Come facile intuire, il bar dovrà rispettare norme nazionali e locali, in particolare evitando la produzione di rumori molesti che potrebbero andare a detrimento della quiete altrui, usando in modo corretto le parti comuni e attenendosi agli orari di chiusura
Per coloro che desiderano usufruire di un secondo ingresso, l'apertura di una nuova porta sul pianerottolo condominiale è possibile, rispettando alcuni vincoli. Innanzitutto, l'intervento può essere considerato come un uso più intenso delle parti comuni e, pertanto, solitamente non necessita di un'approvazione assembleare. Tuttavia, se si rischia di limitare le capacità di utilizzo del pianerottolo da parte degli altri condomini, o di compromettere la stabilità, la sicurezza e il decoro architettonico dell'edificio, l'autorizzazione diventa indispensabile
L'installazione di zanzariere in condominio è solitamente libera: trattandosi di strutture solitamente mobili e rimovibili, all'interno di unità private, non è necessaria l'autorizzazione dell'assemblea. Bisogna tuttavia prestare attenzione alle zanzariere che possono violare il decoro architettonico, ad esempio con strutture di chiusura dei balconi, così anche alle disposizioni previste da regolamento. Ancora, l'assemblea può deliberare la predisposizione di zanzariere sulle parti comuni dello stabile, se approvate con le maggioranze previste per legge
Il decoro architettonico del condominio è un tema fondamentale nella gestione delle proprietà condivise. È l'insieme dei principi e delle regole che regolano l'estetica armoniosa dello stabile, affinché l'edificio possa preservare la sua identità visiva. Il decoro architettonico è tutelato dal Codice Civile, in particolare dall'articolo 1120, che disciplina le innovazioni condominiali che possono compromettere la stabilità, la sicurezza e l'estetica dello stabile. Le violazioni possono comportare la rimozione degli interventi e anche il risarcimento dei danni causati
A seconda delle caratteristiche dello stabile, l'estintore può risultare obbligatorio anche in condominio. La normativa vigente, in particolare il D.M. 246/1987 e la successiva integrazione del D.M. del 25 gennaio 2019 , ne impongono infatti il ricorso quando il rischio d'incendio è elevato, ad esempio nelle autorimesse, nelle centrali termiche o nelle aree di deposito di infiammabili. Inoltre, i dispositivi antincendio sono obbligatori anche quando il condominio ospita lavoratori, come il portiere o il giardiniere, in base al D.Lgs. 81/2008
Bisogna sempre prestare attenzione all'acqua che cade dal balcone in condominio, poiché si rischiano controversie con i vicini, che possono anche sfociare in richieste di risarcimento. L'articolo 844 del Codice Penale vieta infatti le immissioni nella proprietà altrui oltre la normale tollerabilità, mentre l'articolo 674 del Codice Penale disciplina il reato di getto di cose pericolose. Anche la Cassazione si è espressa più volte sull'acqua indebitamente versata dal balcone, riconoscendo sia le conseguenze civili che legali di un simile comportamento.
Nel corso degli anni sono state emesse diverse sentenze della Corte di Cassazione sulla ripartizione delle spese del tetto, allo scopo di chiarire dubbi e diatribe condominiali. In linea generale, per i tetti condominiali si applicano i criteri stabiliti dall'articolo 1126 del Codice Civile, con una divisione in base ai millesimi fra tutti i condomini. Tuttavia, in presenza di tetti o di lastrici solari esclusivi, si ricorre alle disposizioni dell'articolo 1126 del Codice Civile: 1/3 della spesa al proprietario, 2/3 ai restanti condomini
La normativa vigente sulla piscina condominiale deriva sia da leggi nazionali che regionali, nonché da specifiche norme tecniche, allo scopo di garantire la sicurezza, l'igiene e l'uso armonioso della struttura. Le principali disposizioni derivano dall'Accordo Stato-Regioni del 2003 che, oltre a essere previsto per le piscine pubbliche, è applicabile anche alle piscine a uso collettivo, come quelle tipiche di residence e condomini. Il condominio stesso deve poi predisporre un regolamento interno con le modalità di accesso e utilizzo alla struttura
È entrata in vigore la nuova classificazione dei codici ATECO per amministratori di condominio e per i condomini che assumono personale, come portieri o addetti alle pulizie. Per gli amministratori, bisognerà utilizzare il codice 68.32.01, mentre i condomini dovranno fare affidamento sul codice 97.00.10. Non sarà però necessario presentare formale domanda di variazione dei dati, poiché la riclassificazione verrà effettuata automaticamente dalle Camere di Commercio. La novità non modifica il coefficiente di redditività per chi opera nel regime forfettario, pari all'86%.
Le delibere condominiali sono indispensabili per gestire la vita in condominio, come espressione delle decisioni prese dall'assemblea. Fatta eccezione per alcuni casi, sono vincolanti per tutti i condomini, tuttavia per essere valide devono rispettare le maggioranze previste dall'articolo 1136 del Codice Civile e, soprattutto, rientrare nei limiti di applicabilità previsti dalla legge. Quando ciò non avviene, le delibere possono essere nulle o annullabili, seguendo un preciso iter per l'impugnazione
La vigilanza notturna rappresenta uno dei servizi più richiesti in condominio, dato l'aumentato bisogno di sicurezza e protezione percepito dai residenti. Tuttavia, è necessario che la sottoscrizione di un contratto con un'istituto di vigilanza privata, per la protezione delle parti comuni dello stabile, venga approvato in assemblea con le maggioranze previste per legge. Se, invece, i condomini non desiderano servizi di tutela dei beni comuni ma della persona, si renderà necessario il raggiungimento dell'unanimità
Fra coloro che si apprestano a installare un climatizzatore, così da approfittare di una fresca estate, il dubbio è certamente comune: si può installare la canalina del condizionatore sulla facciata condominiale? Si tratta di una domanda tutt’altro che banale, perché non solo è necessario rispettare le normative vigenti, ma anche eventuali norme presenti nel regolamento condominiale. Ma come muoversi, per non rinunciare a un elettrodomestico ormai indispensabile?
Per ragioni di sicurezza o più semplicemente per motivi legati a un fattore estetico, è possibile fare il rialzo della ringhiera del balcone in condominio, cioè uno degli interventi più richiesti dalle famiglie, in particolare dai nuclei dove sono presenti bambini. La modifica dei parapetti è soggetta a specifiche imposizioni di legge e, fatto non meno importante, in alcuni casi anche ad autorizzazione in assemblea. Ma come orientarsi?
Per chi si trova a sopportare musica alta, schiamazzi ed elettrodomestici accesi a tutte le ore, sapere come registrare i rumori molesti del vicino può essere di fondamentale importanza.
A volte si tratta di semplici rami che si estendono oltre al confine o ai balconi delle singole unità immobiliari, altri di grandi alberi o siepi ormai ingestibili: le controversie relative alle piante che invadono la proprietà altrui sono di certo fra le più comuni nei contesti condominiali. Ma come si affrontano le questioni relative alla vegetazione troppo cresciuta? E, soprattutto, chi deve intervenire per ripristinare le porzioni invase al loro stato originario?
Per una gestione contabile del condominio che garantisca trasparenza, chiarezza e correttezza, un esempio di bilancio condominiale può essere utile sia ai condomini che all’amministratore. Il rendiconto condominiale, disciplinato principalmente dall’articolo 1130-bis del Codice Civile, è infatti un documento indispensabile affinché i condomini possano verificare sia l’operato dell’amministratore che la situazione finanziaria dello stabile. Ma come deve essere stilato, quali dettagli dovrebbe riportare?
Per una gestione il più possibile trasparente del condominio, il registro dell’anagrafe condominiale rappresenta uno strumento di fondamentale importanza. Introdotto con la Legge 220/2012, questo documento raccoglie informazioni essenziali sui condomini, le unità immobiliari e le condizioni di sicurezza dell’edificio. Ma quali sono le funzioni di questo strumento, in che modo deve essere consultato e chi può consultarlo?
Quella dell'amministratore di condominio è una figura importante, anche nella corretta gestione del registro dell’anagrafe condominiale: gli obblighi dell’amministratore previsti dalla legge rispondono a precise esigenze di trasparenza.
Con l’arrivo della bella stagione, e di temperature sempre più gradevoli, in molti progettano di cucinare sul balcone in condominio, si tratti di una veloce grigliata o di un barbecue con gli amici. Ma quando lo si può fare? In linea generale, non vi sono vincoli specifici a utilizzare il terrazzo come cucina improvvisata, purché si rispettino i limiti stabiliti dall’articolo 844 del Codice Civile, che regola le immissioni - fumi, odori e rumori - evitando molestie intollerabili ai vicini. Ancora, potrebbero inoltre esservi limiti più rigidi e divieti stabiliti dal regolamento condominiale
A dispetto delle credenze comuni, l’installazione o la modifica della pavimentazione di un giardino privato in condominio può comportare l’ottenimento di specifiche autorizzazioni. Nonostante l’area verde sia di proprietà esclusiva, devono essere infatti rispettate le norme previste dal regolamento condominiale e, se necessario, servirà ottenere gli adeguati titoli abilitativi da parte del Comune. Ma come procedere e, soprattutto, quali sono i possibili rischi di lavori realizzati senza preventiva autorizzazione?
La Cassazione si è di recente espressa in tema di validità dell’avviso di convocazione dell’assemblea condominiale. Se il documento viene consegnato a uno stretto congiunto, come deve considerarsi la delibera condominiale? Vediamo quanto precisato, analizzando il caso esaminato dai Supremi giudici con l’ordinanza 10361/2025 depositata il 22 aprile
Con l’avvicinarsi della bella stagione e l’arrivo di giornate sempre più calde, un dubbio comune si diffonde tra chi abita in condominio: si può prendere il sole sul balcone? In linea generale, dedicarsi all’abbronzatura sul proprio terrazzo è generalmente consentito, purché non si superino i limiti del decoro
Strutture che potrebbero alterare il decoro architettonico dello stabile, o modificare l’accesso e l’utilizzo delle parti comuni, richiedono spesso una valutazione approfondita per i condomini. Per l’installazione di una pergotenda, serve il permesso in condominio? È questo uno dei dubbi più diffusi, soprattutto fra i condomini che possono approfittare di un giardino oppure di una terrazza privata
Tra ragioni di sicurezza e altre semplicemente inerenti al decoro, la decisione di potare o abbattere degli alberi in ambito condominiale non può essere presa alla leggera. Non si può dire che il taglio delle piante condominiali non sia uno dei temi più frequenti, e anche dibattuti, che animano la vita in condominio. Vi sono infatti precise questioni amministrative da valutare, così come anche disposizioni di legge o da regolamento condominiale. Ma come si decidono gli interventi sulle piante in giardino e, soprattutto, chi deve provvedervi materialmente?
Affinché sia garantita la continuità della gestione del condominio, quando un amministratore va via si attua un processo che deve seguire specifiche regole stabilite dal Codice Civile. Le dimissioni dell’amministratore di condominio rappresentano un delicato atto formale, con cui il professionista comunica la propria volontà di cessare l’incarico precedentemente assegnatogli dall’assemblea condominiale. Sarà necessario rispettare un preciso iter, così come procedere a un corretto passaggio delle consegne al successore
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