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Non si potranno più vendere o affittare immobili che consumano troppa energia
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Nell'ambito del programma di lotta al cambiamento climatico la Commissione europea è pronta a introdurre norme più stringenti per assicurare la riqualificazione degli edifici. Arriverà infatti al divieto di vendita e locazione per gli immobili che non raggiungano determinati requisiti di efficienza energetica.

Una delle proposte di revisione della direttiva europea sull'edilizia, che sarà discussa in Commissione il 14 dicembre, prevede, infatti, che le case nuove debbano raggiungere determinati obiettivi di efficienza energetica. Nello specifico:

  • gli edifici pubblici dovranno appartenere alla classe energetica F entro il 2027 e dal 2030 alla classe E
  • gli edifici residenziali, case e appartamenti, dovranno appartenere almeno alla classe F da gennaio 2030 e alla E dal 2033

Ad essere esclusi da questo restyling obbligatorio saranno gli edifici storici e gli edifici di culto. Lo scopo? Quello di abbattere le emissioni di CO2.

Le conseguenze sull'APE

La norma avrà conseguenze sull'attestazione di prestazione energetica che sarà obbligatorio per tutti gli immobili, siano essi da vendere o da affittare o in caso di rinnovo del contratto di locazione.In questo modo chi ha intenzione di vendere o affittare un immobile non potrà farlo se la classe energetica è la G, ovvero la più bassa con cui vengono classificati ad oggi gli immobili.

Dovrà mettere mano al portafogli e pagare (non si sa ancora se di tasca propria o se con incentivi statali o europei) la necessaria riqualificazione degli immobili. A partire dal 1º gennaio 2030 l'immobile dovrà essere almeno in classe F e a partire dal 1º gennaio 2033 in classe E.

Si tratta per il momento di una proposta in discussione e si dovrà attendere ancora una settimana o più per vedere che contorni assumerà.

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