
Pur essendo entrambe delle soluzioni d’arredamento per la copertura degli spazi esterni di un immobile, la differenza tra pergola e gazebo è da ricercare nella loro modalità di costruzione e, conseguentemente, nella funzione che svolgono: mentre il gazebo è una struttura mobile a sé stante che offre uno spazio più riparato, la pergola è generalmente fissata a un muro e viene utilizzata perlopiù come ornamento.
Per poter scegliere la migliore opzione tra le due strutture, valutare la disponibilità di spazio all’esterno di un edificio gioca un ruolo fondamentale. Da questa riflessione si passa poi alla scelta dei materiali più adatti e alla composizione della struttura, decidendo quindi se dare priorità all’aspetto funzionale o all’estetica.
Cosa si intende per pergola?
Prima di concentrarsi sulla differenza tra pergola e gazebo è bene conoscere le peculiarità di entrambe le strutture. Con il termine pergola ci si riferisce a una struttura reticolare da esterni sorretta su 2 o 4 pali con funzione prettamente ornamentale. Aperta su tre lati e nella zona superiore, la sua struttura è pensata anche come sistema di ombreggiatura parziale adatto per coprire una porzione di viale del giardino, oltre a presentarsi come ottimo sostegno per delle piante rampicanti.
Le pergole sono suddivise in due tipologie:
- libere: si tratta di strutture autoportanti perfette per essere adornate con fiori e piante rampicanti;
- addossate: ovvero pergole collegate alla facciata dell’edificio e aperte sui tre lati perimetrali.
L’installazione di entrambi i tipi di pergolato rientra nella cosiddetta edilizia libera, quando si tratta di strutture sprovviste di copertura fissa sulla parte superiore e di costruzioni dalle dimensioni contenute e composizione leggera.
Cosa si intende per pergolato?
Il pergolato è comunemente associato a una pergola di dimensioni leggermente maggiori rientrante sempre nei criteri delle strutture realizzabili come opere di edilizia libera.
Che cos’è un gazebo?
Il riferimento normativo che presenta una definizione chiara di gazebo è rintracciabile alla sentenza n. 8049/2023 del Consiglio di Stato:
“Per gazebo si intende, nella sua configurazione tipica, una struttura leggera, non aderente ad altro immobile, coperta nella parte superiore ed aperta ai lati, realizzata con una struttura portante in ferro battuto, in alluminio o in legno strutturale, talvolta chiuso ai lati da tende facilmente rimuovibili".
Il gazebo trova un’ottima collocazione in giardini e terrazzi ed è un’ottima soluzione per realizzare uno spazio funzionale riparato dall’ombra e dai fenomeni atmosferici, ideale per ricevimenti ed eventi speciali. Pur soddisfacendo un bisogno temporaneo, un gazebo installato per tutta la stagione estiva può essere arredato per offrire una zona comfort aggiuntiva separata dall’edificio principale.

Quanto deve essere alto un gazebo?
Il gazebo, oltre a non dover comportare un cambiamento sostanziale a livello urbanistico e dovendo essere un elemento facilmente removibile, dev’essere anche di “limitate dimensioni”. Ai sensi dell'art. 6, comma 1 del Testo Unico sull’Edilizia, non esiste un’altezza massima stabilita per un gazebo da costruire o da rinnovare e, “di limitate dimensioni” è l’unica indicazione riportata.
Pergola o gazebo? Come scegliere la struttura e i materiali migliori
Alla luce di quanto detto finora, la differenza tra pergola e gazebo si traduce nelle seguenti caratteristiche:
- struttura: il gazebo è un elemento autoportante separato dall’edificio principale, mentre la pergola è solitamente appoggiata a un muro e sorretta da uno o due coppie di pali;
- destinazione d’uso: la natura ornamentale della pergola è pareggiata solo in parte dal gazebo, il cui scopo primario è creare un nuovo spazio funzionale in giardino.
Consultando i prodotti disponibili sul mercato, entrambe le strutture vengono realizzate scegliendo tra una vasta gamma di materiali:
- legno: per la realizzazione di una delle due strutture in legno, è bene sapere che questo materiale necessita di pretrattamenti, ma sembrerà più vicino ad arredi naturali. Il legno per pergole e gazebo rappresenta un ottimo materiale traspirante e termoisolante;
- alluminio: essendo molto resistente all’ossidazione, questo materiale è ideale per realizzare strutture estremamente durevoli;
- ferro battuto: decisamente più pesante e stabile, pergole e gazebo realizzate con questi materiali resistono alla corrosione;
- teli e coperture: PVC e tessuto acrilico sono i materiali impiegati per i teli di copertura. Policarbonato (simile al PVC) per i rivestimenti delle pergole e tavolati in legno, lamelle e kit di tende per le coperture offrono livelli differenti di impermeabilità e isolamento termico.
Queste due strutture hanno delle potenzialità intrinseche da sfruttare in modi diversi: il pergolato fa da cornice elegante al giardino od al vialetto di casa, col vantaggio di poter sostenere delle piante rampicanti dal forte impatto visivo; il gazebo funge da angolo di relax per terrazzi e spazi verdi, perfetto per delle serate conviviali o per i pomeriggi rilassanti.

Cosa distingue la tettoia da pergolati e gazebo?
Tra le coperture da sole e vento installabili nel giardino di casa propria, la tettoia è un altro esempio di costruzione che presenta delle caratteristiche ben definite. Riportando la definizione presente nel Regolamento Edilizio Tipo (RET) pubblicato in Gazzetta Ufficiale, con tettoia si intende un “elemento edilizio di copertura di uno spazio aperto sostenuto da una struttura discontinua, adibita ad usi accessori oppure alla fruizione protetta di spazi pertinenziali”.
La differenza tra pergola e tettoia sta innanzitutto nell’obbligatorietà del permesso di costruire. Per una tettoia è necessario valutare dimensioni e impatto della singola struttura per decidere quando è fondamentale dotarsi di titolo abilitativo (che sia SCIA, CILA o permesso di costruire); la normativa per la realizzazione di una pergola, di un pergolato o di pergotende, in seguito alla riforma per l’edilizia libera del 2019, classifica questi interventi come liberi dal permesso erogato dal Comune.
A livello costruttivo, la stabilità dell’impianto è l’altra caratteristica che distingue tettoia e pergola: la prima soddisfa esigenze non temporanee e incide sul tessuto urbanistico e edilizio mentre, la pergola, è una struttura più leggera e non richiede interventi troppo invasivi.
Cogliere la differenza tra gazebo e tettoia è ancora più semplice. Il gazebo è una struttura non aderente all’edificio, è aperta su tutti i lati e permette di individuare uno spazio ulteriore ove sbizzarrirsi con il design di esterni in una metratura limitata. Queste particolarità determinano il suo carattere di opera di edilizia libera, evidenziando così la distanza dalle tettoie.
Che differenza c’è tra tettoia e pergolato?
Il pergolato è una struttura aperta nella parte superiore e su tre lati orizzontali, con natura ornamentale ma anche impiegata per realizzare angoli ombreggiati. La tettoia, invece, essendo coperta anche solo parzialmente nella parte superiore e realizzata con materiali meno leggeri, non è classificabile al pari di un pergolato.
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