Guida al cambio di residenza temporaneo: come richiederla e a cosa serve. Tutto quello che si deve sapere.
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La crescente mobilità, sia per lavoro che per motivi personali, richiede soluzioni per conciliare le esigenze di chi si sposta temporaneamente con quelle dei Comuni che monitorano la popolazione. Per periodi di permanenza limitata, il cambio di residenza tradizionale risulta eccessivo. Il cambio di residenza temporaneo invece, offre una risposta idonea semplificando la burocrazia e garantendo l'accesso ai servizi necessari. Ad esempio, può essere utilizzato per l’assistenza a un familiare disabile con richiesta di congedo straordinario, oppure per soggiorni per studio o lavoro di durata inferiore a un anno. Il cambio di residenza temporaneo rappresenta uno strumento flessibile e utile per gestire la mobilità temporanea sul territorio italiano.

Cambio di residenza temporaneo: cos'è?

Il Cambio di Residenza Temporaneo, o Anagrafe della Popolazione Temporanea (APT), permette di segnalare la propria dimora temporanea in un Comune diverso da quello di residenza anagrafica per un periodo massimo di 12 mesi.

Tale documento può essere richiesto nei seguenti casi:

  • soggiorni per studio, lavoro, salute o famiglia: superiori a quattro mesi in un Comune diverso da quello di residenza anagrafica.
  • altri gravi e documentati motivi: che rendono impossibile o altamente problematico il godimento dei servizi erogati dal Comune di residenza anagrafica.

Per ottenere il suddetto documento, bisogna seguire la seguente procedura: 

  • iscrizione all'Anagrafe della Popolazione Temporanea: presso il Comune di dimora temporanea.
  • presentazione di una domanda: con i propri dati anagrafici, il motivo del trasferimento e l'indirizzo della dimora temporanea.
  • allegazione di alcuni documenti: come un contratto di locazione, una dichiarazione del proprietario dell'immobile o un certificato di lavoro.

L’ottenimento del cambio di residenza temporaneo comporta i seguenti benefici:

  • accesso ai servizi comunali: del Comune di dimora temporanea (certificati anagrafici, iscrizione a scuola, tessera sanitaria).
  • assegnazione del medico di base: nel Comune di dimora temporanea.
  • non consente il rilascio di certificati anagrafici a cittadini extracomunitari.
  • evitare la cancellazione anagrafica nel Comune di residenza anagrafica.
  • fruire dei servizi comunali del Comune di dimora temporanea.
  • semplificare le pratiche burocratiche legate al trasferimento temporaneo.

Sebbene la modulistica e le procedure possano variare leggermente da Comune a Comune, la normativa di base si fonda sul Decreto del Presidente della Repubblica 30 aprile 1999, n. 323 "Regolamento anagrafico".

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Cambio di residenza temporaneo: come richiederlo e a chi è riservato

La domanda per il Cambio di Residenza Temporaneo deve essere presentata per iscritto presso il Comune di dimora temporanea. Le modalità specifiche di presentazione e la modulistica possono variare da Comune a Comune. Si consiglia pertanto di consultare il sito web del Comune di interesse per le informazioni aggiornate.

L'iscrizione all'Anagrafe della Popolazione Temporanea è riservata a coloro che:

  • risiedono effettivamente nel Comune di dimora temporanea da un periodo minimo di quattro mesi;
  • non hanno ancora trasferito la propria residenza abituale nel suddetto Comune per qualsiasi motivo.

Possono richiedere l'iscrizione all'Anagrafe della Popolazione Temporanea:

  • cittadini italiani domiciliati da almeno 4 mesi nel Comune, residenti in altro Comune italiano o iscritti all'AIRE dello stesso o di altro Comune; 
  • militari in servizio temporaneo nel Comune;
  • alunni e studenti iscritti a scuole o università nel Comune;
  • lavoratori stagionali impiegati nel Comune;
  • persone che si trovano nel Comune per motivi di salute o di studio per un periodo superiore a 4 mesi.
  • cittadini extracomunitari domiciliati da almeno 4 mesi nel Comune a cui si fa richiesta, residenti all'estero o in altro Comune italiano;
  • richiedenti asilo politico o rifugiati;
  • lavoratori con regolare permesso di soggiorno per un periodo superiore a 4 mesi.
  • lavoratori con regolare carta di soggiorno per un periodo superiore a 3 mesi.

È altresì importante ricordarsi che non è possibile essere iscritti contemporaneamente all'Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR) e allo Schedario della Popolazione Temporanea dello stesso Comune.

La Residenza Temporanea non comporta il trasferimento della sede legale ai fini fiscali, che rimane nel Comune di residenza anagrafica. Inoltre, il suddetto cambio di residenza non determina l'iscrizione al servizio elettorale presso il Comune di dimora temporanea.

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Quante volte si può rinnovare la residenza temporanea?

Secondo il Decreto del Presidente della Repubblica 30 aprile 1999, n. 323 "Regolamento anagrafico", al termine del periodo di 12 mesi, la Residenza Temporanea viene cancellata d'ufficio dall'Anagrafe competente. L'interessato può richiedere l'iscrizione all'ANPR nel Registro della Popolazione Residente se la dimora temporanea è divenuta abituale. In tal caso, cessa automaticamente la Residenza Temporanea.

Infatti, data la sua natura temporanea, la Residenza Temporanea non è rinnovabile. In tal caso, è possibile richiedere una nuova Residenza Temporanea in un altro Comune o nuovamente nel Comune dove era stata iscritta la precedente Residenza Temporanea, a condizione che non si tratti di una dimora continuativa.

Ad esempio, è possibile trasferire la residenza in un altro Comune e poi tornare a risiedere nel Comune precedente, purché vengano rispettati i requisiti per la Residenza Temporanea in entrambi i casi.

Cambio di residenza temporanea nello stesso comune

La Legge 104, in materia di assistenza ai disabili, prevede la possibilità di usufruire di un congedo straordinario dal lavoro di due anni per assistere un familiare disabile. In alcuni casi, tale congedo può essere richiesto anche con il cosiddetto cambio di residenza temporaneo.

Per ottenerla è necessario presentare una richiesta di iscrizione all'anagrafe del Comune in cui si intende vivere temporaneamente. La richiesta deve essere corredata da:

  • dati anagrafici del richiedente (nome, cognome, data e luogo di nascita, codice fiscale, residenza, professione, stato civile);
  • indirizzo della dimora temporanea;
  • motivo della richiesta (studio, lavoro, assistenza a familiare disabile).

Una volta ottenuta la dimora temporanea, è possibile presentare la domanda di congedo straordinario all'INPS. La domanda deve essere corredata da:

  • documentazione attestante la disabilità del familiare da assistere;
  • certificato di dimora temporanea;
  • eventuale documentazione comprovante l'impossibilità di fruire del congedo con la residenza anagrafica.

Per richiedere il congedo Legge 104 con cambio di residenza temporaneo è necessario:

  • essere in possesso di un contratto di locazione o di una dichiarazione del proprietario dell'immobile che attesti la dimora temporanea;
  • avere un familiare disabile grave (art. 3 comma 3 Legge 104).

Si consiglia sempre di visitare il sito del Comune di residenza per prendere visione della modulistica da presentare, così come quello dell’INPS. 

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