
Se la prima architetta della storia (o architettrice, come amava definirsi lei stessa) è stata Plautilla Bricci, che già nella società patriarcale del'600 riuscì a fare incursione in un settore allora precluso alle donne, la prima donna a laurearsi in architettura nel nostro Paese è stata Elena Luzzatto Valentini, nata nel 1900 e diventata una pionera del Razionalismo. In occasione dell'8 marzo, festa internazionale delle donne, vogliamo raccontarvi la sua storia e le sue opere.
La prima donna laureata in architettura in Italia
Nata ad Ancona nel 1900, Elena Luzzatto si iscrisse nel 1921 alla Regia Scuola Superiore di Architettura di Roma, che era stata istituita nel 1919 all'Università "La Sapienza". Figlia d'arte -sua madre Annarella Luzzatto Gabrielli esercitava la sua stessa professione e acquisì il titolo ufficiale dopo sua figlia. Si laureò quattro anni dopo con una tesi dal titolo "Sanatorio nei pressi del lago di Como".
Elena riuscità ad affermarsi durante il periodo fascista. Proprio quando al potere c'era Mussolini che affermava " la donna è estranea all’architettura, che è sintesi di tutte le arti; essa è analitica, non sintetica. Ha forse mai fatto l’architettura in tutti questi secoli? Le si dica di costruirmi una capanna non dico un tempio! Non lo può"

La sua carriera a Roma
Dopo la laurea, nel 1926, cominció la sua carriera nell'Ufficio Tecnico del Comune di Roma e nel 1928 cominciò a firmare i suoi primi progetti come libera professionista. Al suo fianco c'era l'ingegnere Felipe Romoli, suo marito, con cui realizzò progetti tra i più diversi: da edifici residenziali, a ospedali, passando per monumenti funerari ed edifici coloniali.
Ma collaborò anche con tante professioniste che, come lei, si stavano facendo spazio in settori prima prettamente maschili, come la prima paesaggista italiana Maria Teresa Parpagliolo o la prima ingegnera Maria Casoni-Bortolotti.
Nel 1938 con l'introduzione delle legge raziali dovette cambiare nome, acquisendo quello della madre, Valentini, ma questo non fermò la sua prolifica carriera.

Le opere più importanti di Elena Luzzatto
Nella sua vita, Elena progetto oltre 40 edifici. Non a caso continuò a lavorare fino a pochi anni prima della sua morte, nel 1983.
Tra le sue opere ricordiamo, ad esempio, il mercato di piazza Alessandria, realizzato nel 1935. Da ricordare anche il progetto moderno del cimitero Flaminio, conosciuto come Prima Porta, costruito nel 1945. Tra il 1958 e il 1964 si occupò della progettazione degli alloggi popolari dell'INA-CASA nel Sud Italia e in Sardegna.
Per ricordare la sua opera nella Capitale, il Comune di Roma le ha dedicato una targa nel mercato rionale di Nomentano.

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