Nel 2024 a crescere oltre alle compravendite immobiliari, sono anche i mutui ipotecari accesi per l'acquisto di una casa. Secondo il Rapporto Immobiliare residenziale OMI 2025, infatti, nel corso dello scorso anno il numero di abitazioni comprate con l'ausilio di un prestito è aumentato del 4,6% (ovvero oltre 12mila transazioni in più) mentre il tasso di interesse medio si attesta al 3,6%.
Il segno positivo degli acquisti realizzati con l'aiuto di un mutuo è comune a tute le regioni, con aumenti del 10% in Abruzzo e Friuli Venezia Giulia, e un segno meno registrato solo in Basilicata (-12,7%). Sul totale delle abitazioni acquistate da persone fisiche, quelle effettuate con l’ausilio di un mutuo ipotecaria hanno riguardato il 41,7% degli scambi, incidenza in aumento, rispetto al 2023, di 1,6 punti percentuali, quando era del 40% circa. Si osserva anche in questo caso una ripresa dopo la flessione registrata lo scorso anno.
Mutui nel 2024, il capitale erogato
Il capitale complessivo finanziato per l’acquisto di abitazioni ammonta, nel 2024, a oltre 38 miliardi di euro, circa 3 miliardi in più rispetto al 2023, in aumento di circa l’8,1%. Le percentuali oscillano tra il +5,4% del Sud e il +9,4% del Centro.
Nel 2024, il capitale medio finanziato con mutuo ipotecario è poco inferiore a 135 mila euro, in aumento di 4.400 euro rispetto al 2023. Il valore massimo di tale dato si conferma nel Centro, con oltre 146 mila euro finanziati in media per l’acquisto di un’abitazione (circa 167 mila nei capoluoghi); nelle Isole il capitale medio è di 119 mila euro circa (sia nei comuni capoluogo sia nei comuni minori).
La distribuzione del capitale tra le aree evidenzia che la quota preponderante del capitale è erogata nelle aree del Nord, circa il 58%.
Il tasso medio dei mutui nel 2024
Nel 2024, il tasso medio iniziale applicato alle erogazioni per acquisto di abitazioni diminuisce, rispetto al 2023, di 0,69 punti percentuali portandosi al 3,6%, tornando così a livelli più bassi dopo gli aumenti registrati negli ultimi due anni.
L’analisi per aree geografiche evidenzia un tasso medio più elevato al Sud, 3,89%, mentre i tassi più bassi si registrano nel Nord Est, 3,41% e Nord Ovest, 3,53%. Il calo più consistente si è avuto nel Sud, 0,75 punti percentuali in meno nell’ultimo anno.
La durata media del mutuo è sostanzialmente stabile a 25,3 anni e risulta analoga tra le aree del Paese con uno scarto a favore del Centro (Figura 28). La rata media, in diminuzione del 3,7%, si attesta intorno ai 677 euro mensili. Il calo maggiore si registra al Sud, -6%, mentre nel Nord Ovest si osserva il calo più contenuto, -3%. Il valore più alto della rata si riscontra al Centro nonostante la maggiore durata dei mutui, segno di erogazioni medie più consistenti.
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