Il nuovo stadio della Roma rilancerà l'offerta immobiliare in vaste aree della capitale

In questi giorni sono volate cifre e previsioni da parte di vari immobiliaristi e franchisors interessati alla riqualificazione dell’area di tor di valle (area peraltro scarsamente popolata). In effetti il progetto-stadio è suggestivo e sollecita l’immaginazione popolare

La proprietà sembra voler destinare soprattutto a uffici la parte da edificare, ma tutta l’area interessata dalle infrastrutture che verranno create (metro fino a tor di valle, svincolo sulla Roma-fiumicino e ponte sul tevere dalla stazione muratella e adeguamento della via del mare) trarrà indubbio beneficio dall’operazione di riqualificazione urbana

Secondo Vincenzo de Tommaso, dell’ufficio studi idealista.it “si sa che a Roma i quartieri che più interessano gli acquirenti sono quelli meglio serviti dai mezzi di trasporto per l'eterno problema del traffico nella capitale. Tuttavia non è possibile fare stime di quanto si rivaluteranno le aree direttamente interessate dagli interventi infrastrutturali, soprattutto in un’epoca di grande istabilità economica come quella attuale. È certo però che la l’interesse per le zone interessate dagli interventi infrastrutturali è destinata a crescere nei prossimi anni” 

Sulle due sponde del tevere, le aree direttamente interessate dal progetto stadio sono:
Eur-torrino-cecchignola     4.134    4.065    3.984    -3,6%    -2,0%

Sia l’eur che il torrino sono già aree residenziali anche discretamente costose,
L’area tra l’altro risulta già la terza per numero di ricerche mensili degli utenti che cercano casa nella capitale

L’area è più assimilabile è quella di
Marconi-portuense    3.576    3.287    2.943    -17,7%    -10,5%

Secondo Vincenzo de Tommaso, di idealista.it “ci sono le premesse per un riposizionamento dell’offerta immobiliare di vaste aree oltre al rilancio della zona in chiave turistica e ricreativa, per esempio la costruzione del nuovo stadio del nuoto a riccione ha consentito alla città balneare di diventare una meta internazionale delle competizioni sportive e così è accaduto anche Torino dopo le olimpiadi”