Con il 2014 sono scattate le novità per quanto riguarda le pensioni e sono entrati in vigore i nuovi requisiti per ritirarsi dal mondo del lavoro. Ma nessuna doccia fredda per gli italiani. Tutto, infatti, era stato stabilito con la riforma fornero messa a punto dalla precedente legislatura
Età pensionabile - per i lavoratori dipendenti e autonomi e per le lavoratrici del settore pubblico sono necessari 66 anni e 3 mesi, per le lavoratrici dipendenti del settore privato 63 anni e 9 mesi, per le lavoratrici autonome 64 anni e 9 mesi
Pensione anticipata - le persone in possesso di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995 devono avere 42 anni e 6 mesi di anzianità contributiva se uomini e 41 anni e 6 mesi se donne. Bisogna inoltre aver compiuto almeno 62 anni di età
Indicizzazione - torna l'adeguamento al costo della vita per le pensioni con un importo mensile lordo superiore a 1.486 euro (pari a 3 volte il minimo), che però si applica solo fino a 2.973 euro lordi al mese (pari a 6 volte il minimo). L'indicizzazione sarà pari al 100% per le pensioni fino a 3 volte il minimo, al 95% per i cedolini tra 3 e 4 volte il minimo, al 75% per gli assegni pensionistici tra 4 e 5 volte il minimo e al 50% per chi supera 6 volte il minimo
Contributo di solidarietà - torna il contributo di solidarietà con il limite fissato a 90mila euro e sarà del 6/12% sugli importi mensili lordi superiori ai 6.936 euro. Nel dettaglio, il contributo di solidarietà è fissato al 6% per la soglia di pensione compresa fra 14 e 20 volte il minimo e per il 12% fra 20 e 30 volte il minimo. Si parla del 18% per la soglia di pensione oltre 30 volte il minimo
1 Commenti:
Chiedo se è possibile informazione riguardante le pensioni dei dipendenti le forze armate. Si applicano gli stessi calcoli dei dipendenti pubblici?
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