Negli ultimi dieci anni, i redditi degli italiani sono cresciuti di quasi un 30% (28,5%), peccato però che la metà venga bruciato dalle tasse. A dirlo è una ricerca ocse che ha fotografato l'andamento dei redditi in europa.
Dal 2003 al 2013 il reddito medio degli italiani è aumentato del 28,5%, passando da 23.113 a 29.704 euro. Ma i 6.590 euro in più percepiti dai contribuenti sono andati per oltre la metà nelle tasche dello stato (3.869 euro). La parte del reddito che finisce in tasse è passata dal 28% al 31%, con un incremento di ben tre punti.
L'aumento percentuale maggiore dei redditi si è registrato in slovacchia (+74,6%) e slovenia (51,2%), anche se in questi paesi si partiva da redditi molto bassi (5736 euro e 11.644 euro, rispettivamente). In questi paesi il peso delle tasse è salito dal 20,6% al 22,8% nel primo caso, mentre nel secondo si è registrata una diminuzione del carico fiscale, 35,5% al 33,1% nel secondo caso.
In temini assoluti, i redditi più alti si registrano in lussemburgo, dove si è passati da 39.587 euro lordi a 52,902 euro. Il peso delle tasse è aumentato di 4,7 punti passando dal 24,6% al 29,3%.
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