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Ex sindaco di Pavia ed ex enfant prodige di Forza Italia, Alessandro Cattaneo è ora presidente della Fondazione Patrimonio Comune dell'Anci che si occupa della valorizzazione e della promozione del patrimonio immobiliare gestito dai Comuni. Consapevole dei limiti e delle potenzialità delle amministrazioni pubbliche è convinto che oggi più che mai la sfida del mattone e dell'intero Paese richiede una maggiore professionalità da parte delle istituzioni, ma anche il coraggio degli investitori privati e la fiducia dei cittadini. Con la voglia di innovare e un po' di coraggio - assicura a idealista news - si può scoprire che il mattone è ancora un bene rifugio per tutti gli italiani.

Quali sono gli obiettivi della Fondazione Patrimonio Comune?

Anci ha messo in campo la Fondazione Patrimonio Comune tre anni fa nella convinzione che la sfida dell'intero Paese passasse dal patrimonio e dal patrimonio gestito dai Comuni. Molte amministrazioni hanno progetti in itinere, ci sono esempi virtuosi in cui la valorizzazione si è realizzata, ma vorremmo che il pubblico dimostrasse ancora più professionalità e dinamismo di quello che c'è oggi.

Un esempio virtuoso

Noi stiamo lavorando molto bene con una città media e del Sud che è Lecce con cui sono in itinere progetti di valorizzazione con Fondi immobiliari.

Quant'è importante la promozione del territorio?

Il marketing territoriale che ogni città e ogni territorio mette in campo è sicuramente importante, ma la competizione tra i territori deve essere sana e virtuosa e non tutti possono fare tutto. Ci vuole competenza, programmazione e pianificazione e quindi gli strumenti professionali a supporto degli amministratori.

Il taglio delle tasse sulla casa è un problema per i Comuni?

Se la tassa sulla prima casa venisse tagliata, verrebbero a mancare delle risorse fondamentali per i Comuni, molti dei quali andrebbero in dissesto. E' perciò fondamentale che lo Stato restituisca ai municipi il gettito mancante. Nonostante ciò è innegabile che l'eliminazione della Tasi e dell'Imu sia una boccata d'ossigeno che tutti nel settore aspettano.

Di cosa ha bisogno oggi il mercato immobiliare?

Il mercato immobiliare ha bisogno della fiducia dei cittadini, ma anche della professionalità degli amministratori pubblici. Abbiamo visto fin troppe case messe male sul mercato e che per questo non si vendono. Oggi chiediamo agli amministratori pubblici di avere progetti belli, innovativi. Agli operatori privati che non facciano solo speculazione, ma che vengano incontro alle esigenze di un mercato diverso e più maturo. Con la voglia di innovare e un po' di coraggio si può scoprire che il mattone è un bene rifugio per tutti gli italiani.

Il patrimonio pubblico suscita l'interesse degli investitori privati?

Gli investitori privati hanno interesse per tutto ciò che sia patrimonio pubblico e possa portare una certa redditività e questo come amministratore pubblico lo ritengo un valore aggiunto. Le istituzioni pubbliche hanno tanti difetti, ma anche gli investitori privati hanno le loro mancanze. A valorizzare una vetrina importante a Roma siamo tutti bravi, ma è importante accogliere le sfide in contesti magari meno conosciuti e non standard.

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