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È legittima l’ipoteca sugli immobili vincolati in un fondo patrimoniale? Se dopo la vendita, sì. Vediamo cosa succede in questo caso, secondo una recente sentenza della Cassazione.

Se un immobile è vincolato in un fondo patrimoniale, l’iscrizione dell’ipoteca su di esso è illegittima. Tuttavia, è possibile iscrivere un’ipoteca dopo che l’immobile è stato venduto, perché dopo l’atto di vendita il vincolo al fondo cessa automaticamente. Iscrivere un’ipoteca diventa legittimo già dopo la stipula del contratto di compravendita, anche in caso tale vendita non sia ancora stata trascritta nei registri immobiliari.

Lo ha precisato la Cassazione con la sentenza n. 21385, che di fatto si è espressa a favore del creditore ipotecante coinvolto nel caso, contro cui non può valere il vincolo del fondo dal momento che la vendita, anche se non ancora trascritta nei registri, è stata comunque conclusa, facendo cessare, appunto, il vincolo che altrimenti sarebbe stato opponibile al creditore.

C’è di più: la sentenza è anche a sfavore del nuovo acquirente, perché di fatto, nel lasso di tempo tra la vendita e l’iscrizione della stessa, il bene diventa aggredibile dai creditori del precedente proprietario, e il nuovo acquirente non può essere tutelato se non a partire dal momento della trascrizione della compravendita.

A questo punto la domanda è: chi tutela l’acquirente? Per chi acquista la casa la cui ipoteca sorge dopo la firma del contratto di compravendita, possono esserci delle scappatoie, come ricordato in un recente articolo di idealista News.

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