Commenti: 0
mutuo casa
GTRES

La Banca d’Italia ha pubblicato i tassi soglia oltre i quali un mutuo o un prestito può considerarsi usurario. Oltre queste soglie, il debitore non è tenuto al pagamento degli interessi e può anzi rivalersi sulla banca. Ma come capire se un prestito è da usura?

Tassi soglia usura per il primo trimestre 2019

Per il terzo trimestre 2018, la Banca d’Italia pubblica i tassi effettivi globali medi (TEGM) e i valori medi dei compensi di mediazione, rilevati secondo la Legge n. 108/96. In particolare, i tassi sono segnalati dagli intermediari alla Banca d’Italia tenendo conto delle istruzioni per la rilevazione e dei chiarimenti forniti dal Ministero dell’Economia. I tassi segnalati costituiscono la base per il calcolo dei tassi soglia validi per il primo trimestre 2019, oltre i quali gli interessi sono considerati usurari. Ecco quali sono i tassi soglia relativi ad operazioni immobiliari:

  • Leasing immobiliare a tasso fisso: 8,86%
  • Leasing immobiliare a tasso variabile: 7,88%
  • Mutui ipotecari a tasso fisso: 7,17%
  • Mutui ipotecari a tasso variabile: 6,83%
  • Credito finalizzato (utilizzabile anche per ristrutturazione ecc): 15,45%

Per l’elenco completo dei tassi soglia clicca qui.

Quando un mutuo è da usura?

Un mutuo è usurario se è concesso a tassi di interesse superiori alla soglia anti usura fissata per legge. Un mutuo (o un prestito) può “nascere” usurario, o diventarlo a causa del lievitare degli interessi dato il meccanismo dell’anatocismo, ovvero del calcolo dell’interesse di mora sia sul capitale che sull’interesse stesso in caso di ritardo nei pagamenti. Calcolando infatti l’interesse di mora sull’intero importo della rata, e non sulla sua quota capitale, gli interessi vanno a sommarsi, superando eventualmente il valore soglia del periodo di riferimento.

Il tasso soglia, dal 2011, è calcolato a partire dal Tegm, che calcola commissioni, remunerazioni varie e spese, escludendo imposte e tasse. Il tasso viene aumentato di un quarto e poi vengono poi aggiunti quattro punti percentuali. La differenza tra il tasso che ne risulta e il tasso medio, secondo la legge anti usura 108/1996, non può superare gli otto punti percentuali.

Che fare quando il mutuo è usurario?

Se abbiamo il sospetto che gli interessi pagati sul nostro mutuo siano troppo alti, meglio verificare se i tassi riportati sul nostro contratto, in particolare la somma tra tasso di interesse di base e le altre spese - gestione della pratica, eventuali penali, istruttoria, perizia, spese di incasso rata ed eventuali polizze obbligatorie, incluso il tasso di mora - superino i livelli soglia del periodo di riferimento (vedi sopra). Se il mutuo infatti presenta interessi da usura, il debitore non è tenuto a pagarli (articolo 1815 del Codice Civile), mentre se il tasso usurario era evidente già nel contratto, questo è nullo e le somme pagate vanno restituite. In caso si stiano pagando interessi di mora usurari su una o più rate del mutuo, il debitore non è tenuto a pagare oltre il tasso soglia, ed eventuali somme versate in più vanno, anche in questo caso, restituite.

Vedi i commenti (0) / Commento

per commentare devi effettuare il login con il tuo account