Nuova operazione di rigenerazione urbana in via Serio a Milano. A occuparsene la società quotata Covivio (nata dalla fusione tra Beni Stabili e Fonciere des Regions).
Covivio si è aggiudicata il concorso “Reinventing cities”, bando internazionale per la rigenerazione urbana e ambientale promosso da C40, con “Vitae”, il progetto di riqualificazione urbana che vedrà la luce nel sito di Via Serio a Milano. La consegna è prevista nel 2022. Il budget totale dell’operazione è di circa 40 milioni di euro e il rendimento previsionale si attesta a circa il 7%.
Il bando “Reinventing Cities”, che ha coinvolto quattordici città nel mondo, ha come obiettivo quello di avviare una rigenerazione urbana resiliente e a zero emissioni, puntando su 31 progetti innovativi e dall’alto valore ambientale.
Dei cinque siti milanesi selezionati dal C40, quello scelto da Covivio si trova vicino alla Fondazione Prada e a pochi passi dal business district di Covivio Symbiosis, nell’area dello scalo ferroviario di Porta Romana, uno dei quartieri in via di sviluppo più promettenti e innovativi di Milano. La zona è parte del programma Horizon 2020, che finanzia la trasformazione della zona in un distretto “smart”, per rispondere alle principali sfide ambientali della città, tra cui la riduzione delle emissioni inquinanti da parte degli edifici.
Il progetto Vitae di Covivio avrà come team lead lo studio CRA - Carlo Ratti Associati e come esperto ambientale Habitech. Tra gli altri partner, la Fondazione Politecnico di Milano ha il ruolo di affiancare Covivio nel coordinamento di tutti gli stakeholder coinvolti nell’intervento di co-design.
L’intera opera, ispirata al modello sociale e architettonico delle Certose europee, propone un'architettura aperta alla città, promotrice di armonia tra vita privata e pubblica, spazi individuali e condivisi.
Vitae realizzerà un progetto a destinazione d’uso mista di oltre 10.000 m²: uffici e spazi per eventi pubblici dedicati all’alimentazione e alla didattica saranno affiancati da poli dedicati al business e da aree destinate alla ricerca molecolare e oncologica, con una foresteria dedicata ai ricercatori internazionali di IFOM, il tutto in un ambiente estremamente innovativo, tecnologicamente avanzato e all’avanguardia dal punto di vista della sostenibilità.
Per quanto riguarda il nuovo edificio, grazie a un innovativo sistema tecnologico applicato alla facciata, il suo involucro potrà adattarsi all’esposizione solare, garantendo la quantità di ombreggiatura e illuminazione più corrette a seconda dell’esposizione. Inoltre i piani più alti dell’immobile, in categoria NZEB (Near Zero Energy Building), saranno realizzati in legno, con l’obiettivo di ridurre il consumo energetico.
Al piano terra la struttura ospiterà Horto, un progetto di ristorazione sostenibile con cucina a chilometro zero e serra idroponica di CIR Food.
Il progetto include uno spazio aperto che segna l'inizio della 'spirale verde', una promenade in prato coperta da una pergola di vite che si estende per oltre 150 metri, e ambienti collettivi per sperimentare metodi innovativi di agricoltura urbana.
Grazie alle elevate prestazioni previste in termini di sostenibilità ed efficienza energetica, il progetto ha l’obiettivo di raggiungere il livello LEED Platinum e WELL Gold di classificazione degli immobili. Inoltre il progetto del verde mira ad ottenere il livello Better della Certificazione “BiodiverCity”.
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