Riconsegna casa in affitto, come funziona

Al termine o con la disdetta di un contratto di locazione, il conduttore deve riconsegnare la casa in affitto. Vediamo quello che bisogna sapere per evitare spiacevoli inconvenienti.

Innanzitutto, al termine o con la disdetta del contratto di locazione, l’inquilino deve riconsegnare la casa presa in affitto nello stato in cui l’ha ricevuta, tenuto conto del naturale deterioramento. Riconsegnando le chiavi al proprietario si pone fine all’obbligo del versamento dei canoni di locazione. Sul punto è però intervenuta la Cassazione affermando che la restituzione dell’immobile si ha non con il solo dare indietro le chiavi, ma con la concreta messa a disposizione dell’immobile. Bisogna sottolineare che la riconsegna della casa in affitto deve avvenire immediatamente, altrimenti l’inquilino deve pagare fino al momento della riconsegna la cosiddetta indennità di occupazione.

La caparra dell’affitto deve essere restituita con gli interessi maturati. La caparra non può essere trattenuta nel caso in cui l’immobile venga restituito danneggiato, in questo caso è necessario avviare una causa contro l’inquilino. Se l’inquilino ha danneggiato l’appartamento, deve rimborsare le spese per le riparazioni e versare i canoni di locazione maturati nel periodo necessario alla manutenzione, a stabilirlo la Cassazione con le sentenze n. 6417/1998 e n. 14608/2004.

Al termine di una locazione entra in gioco il verbale di riconsegna dell’immobile nel quale riportare le condizioni dell’immobile e la presenza di eventuali danni.