I dati dell'ufficio studi Italianway
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Affitti per lunghi periodi, Milano sempre più gettonata
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Milano non più solo mordi e fuggi. Secondo una rilevazione di Italianway, il capoluogo lombardo è sempre più amato anche per il long stay.

Gli affitti oltre i 30 giorni e fino ai 18 mesi a Milano sono scelti non solo da viaggiatori business ma anche da studenti universitari e dottorandi internazionali che sempre più la città meneghina come meta ideale per il loro anno di formazione in Italia: +174% secondo Italianway, circa 160 immobili affittati per un turn over di oltre 5 milioni di euro

I dati raccontano quindi di un trend che vede Milano avvicinarsi a Roma e Firenze, destinazioni tradizionalmente predilette nell’immaginario degli studenti di tutto il mondo per il loro anno sabbatico in Italia

“Cresce da parte dei proprietari - spiega l’AD di Italianway Marco Celani - la richiesta di affitti a medio termine a manager, ricercatori e studenti universitari stranieri con alta capacità di spesa, per questo abbiamo chiuso partnership strategiche con oltre trenta OTA specializzate su questi segmenti di incoming. Solitamente gli universitari ci chiedono trilo e quadrilocali, mentre i dottorandi e gli studenti di Master preferiscono bilocali: tutti vogliono WiFi efficace, frigorifero grande, utenze incluse e possibilmente il servizio di portierato, considerato ancora all’estero garanzia di maggior sicurezza. Apprezzano tantissimo la possibilità di farsi recapitare dalle famiglie pacchi e materiali vari presso i nostri Welcome Point dislocati nei punti strategici della città, frequentano prevalentemente Bocconi, Marangoni, Cattolica e Naba e le aree che più ci richiedono per la loro permanenza a Milano sono Navigli, P.ta Genova, Centro Storico e Turati (soprattutto Marangoni), Brera, Garibaldi, Cadorna”.

Da dove arrivano ricercatori e studenti? Spiega ancora Celani: “Arrivano soprattutto da America, Australia, Cina, Russia, UK, Svezia, Francia, Svizzera ma anche India e Malta”.

Complessivamente, tra long stay e il più conosciuto short term (ovvero affitti a medio e breve termine) sono 119mila le notti vendute a Milano nel 2019 da Italianway a quasi 40mila viaggiatori di tutto il mondo (esattamente 38.754) accolti negli oltre 500 appartamenti gestiti dall’azienda nel capoluogo meneghino. 

Si tratta di viaggiatori con età media 38 anni, con le donne leggermente più giovani degli uomini (37 a 39 anni) ed una proporzione sostanzialmente identica (51% a 49%) a favore degli uomini. 

I viaggiatori Italianway accolti nel 2019 da Italianway a Milano provengono da ben 160 Paesi, il loro soggiorno dura mediamente 5 giorni e fa registrare una spesa media di 540 euro: gli ospiti stranieri rappresentano la maggioranza con il 56%. Nelle prime posizioni ci sono i Russi (6,3%), età media 35 anni con spesa media per soggiorno 457 euro, i Francesi (3,8%), gli Americani (3,7%) e i Britannici (3,2%), con età media 37 anni e spesa media per soggiorno di 647euro.

Le notti vendute a medio termine nel 2019 sono 54.600 suddivise tra 800 ospiti provenienti da 34 nazioni. Mediamente questi ospiti si fermano 81 giorni e spendono 103,51 euro per notte.

Invece gli italiani che hanno scelto appartamenti Italianway per il loro soggiorno a medio termine nel 2019 a Milano hanno prenotato oltre 15 mila notti e sono pari al 27,74% delle presenze. A seguire in ordine decrescente viaggiatori provenienti dalla Cina (8574 notti, 15,71% del totale), Gran Bretagna (4021 notti, 7,37%), Russia (2960 notti, 5,42%), Svezia(2207 notti, 4,05%), Spagna (1900 notti, 3,48%), Croazia (1870 notti , 3,43%), India (1798 notti, 3,29%), Kuwait (1607 notti, 2,94%), USA (1232 notti, 2,26%) e Francia (1218 notti, 2,23%).

L’età media degli ospiti Italianway che nel 2019 hanno optato per il medio termine è pari a 36 anni, con le donne più giovani degli uomini (32 a 39) e una proporzione di 53% a 47% a favore degli uomini. I più giovani sono gli Australiani con una età media di 22 anni.

Nel 2019 Italianway ha raccolto a Milano, relativamente al segmento degli affitti a breve termine,262.186,21 euro di imposta di soggiorno,a fronte dei 277.642 mila euro versati nel 2018 (importo leggermente più basso per via del boom degli affitti a medio termine, registrato nel 2019, per i quali l’imposta di soggiorno non è dovuta) e dei 160mila versati nel 2017.

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