"La diffusione non controllata delle cripto-attività presenta per il pubblico forti rischi ed è costante il nostro impegno per contenerli, informando i risparmiatori dei pericoli legati agli investimenti in quelle attività digitali che, per loro natura, hanno un valore instabile e sono altamente esposte a bolle speculative". Lo ha affermato il governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco nel suo intervento al convegno annuale dell'Associazione Europea del Diritto Bancario e Finanziario.
"Per le cosiddette stablecoins, che si prefiggono di mantenere un valore stabile nel tempo e che potrebbero essere utilizzate per i pagamenti, abbiamo collaborato alla stesura delle dieci raccomandazioni adottate dal Financial Stability Board e riconosciute dal Gruppo dei Sette (G7) riguardanti le implicazioni normative e di vigilanza. Abbiamo inoltre partecipato attivamente al negoziato per la definizione di un quadro normativo europeo volto, tra l'altro, a garantire la redimibilità di tali attività", ha spiegato.
Alla Banca d'Italia "operiamo nelle sedi della cooperazione internazionale per garantire che le innovazioni nei pagamenti digitali privati siano sicure; come ribadito nell'ambito del G7 nessun progetto di stablecoin può essere avviato - ha detto - fino a che non siano adeguatamente soddisfatti i necessari requisiti legali, normativi e di supervisione".
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