Lo scorso dicembre i prestiti bancari a imprese e famiglie in Italia sono aumentati del 2,5% rispetto a un anno prima. Lo riferisce l'Abi nel suo rapporto mensile, sulla base di stime basate sui dati della Banca d'Italia. I dati più dettagliati riguardano novembre 2021 e per i prestiti alle imprese si è registrato un aumento dello 0,4% su base annua, sui prestiti alle famiglie un più 3,8%.
Tornando a dicembre 2021, i tassi di interesse sulle operazioni di finanziamento restano particolarmente bassi, prosegue l'Abi: il tasso medio sul totale dei prestiti è pari al 2,16%. Il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni si è limato all'1,40%, dall'1,44% del mese precedente; invece il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è salito lievemente all'1,29%, dall'1,09% di novembre.
Aumento delle sofferenze nette
Nuovo aumento delle sofferenze nette sui prestiti in Italia, cioè al netto delle svalutazioni e accantonamenti già effettuati dalle banche con risorse proprie: lo scorso novembre si sono attestate a 17,6 miliardi di euro, rispetto a 16,7 miliardi di ottobre e al minimo di 15,4 miliardi toccato a settembre 2021. Ma rispetto ai 23,5 miliardi del novembre 2020 le sofferenze nette restano in calo del 25,1%, secondo i dati diffusi oggi dall'Abi. E guardando ai 29,3 miliardi toccati a novembre del 2019 il calo risulta di quasi il 40%.
Questa voce aveva toccato il suo picco massimo nel novembre del 2015, a quota 88,8 miliardi di euro, e rispetto ad allora la riduzione è stata di oltre l'80%. I livelli di dicembre restano vicini ai minimi segnati a settembre (15,4 mld).
Su questo contenimento delle sofferenze bancarie a dispetto alla crisi Covid, e a differenza di quanto avvenuto con la precedente crisi dei debiti nell'area euro, va ricordato che un ruolo determinate è stato giocato dalle misure di sostegno e garanzia dei prestiti messe in campo in vari Paesi, tra cui l'Italia. Su questo, da tempo, l'Abi ha più volte avvertito che dato il persistere di incertezze e difficoltà su molte imprese sarebbe necessario valutare un mantenimento di meccanismi di accompagnamento, fino a quando la ripresa non avrà preso davvero piede e la situazione economica non si sarà del tutto normalizzata.
Tornando al rapporto mensile, l'Associazione bancaria rileva inoltre che il rapporto delle sofferenze nette sugli impieghi totali è pari all'1,02% a novembre 2021, in aumento dallo 0,89% di settembre 2021 e 0,97% a ottobre 2021, ma anche in questo caso in calo rispetto all'1,35% di novembre 2020. Il picco massimo era stato toccato nel novembre 2015, ricorda l'Abi, con un 4,89%.
per commentare devi effettuare il login con il tuo account