"Il nuovo governo assume il potere in un momento difficile per l'economia italiana ed europea". Lo rileva S&P Global in un bollettino sulle elezioni italiane, sottolineando di non prevedere "rischi fiscali immediati dalla transizione al nuovo governo".
Sulla scia dell'aumento dei prezzi dell'energia e dell'indebolimento della domanda globale, S&P Global Ratings prevede una lieve recessione in Italia il prossimo anno, con una previsione del PIL in contrazione dello 0,1% prima di una ripresa dell'1,5% nel 2024.
"Il margine di bilancio dell'Italia è limitato, con un debito netto delle amministrazioni pubbliche a poco meno del 138% del PIL nel 2022 e il disavanzo delle amministrazioni pubbliche previsto per quest'anno al 6,3% del PIL" rileva l'agenzia di rating.
"Tuttavia, non prevediamo rischi fiscali immediati dalla transizione al nuovo governo. La nostra previsione di base è che il nuovo governo metta a punto la legge di bilancio 2023 entro la fine di ottobre e la sottoponga al parlamento a novembre, fatti salvi gli obiettivi di bilancio indicati nell'attuale programma di stabilità del governo, pubblicato nell'aprile 2022".
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