Per quanto si possa ragionare di riforma delle pensioni e di quota 41, la verità è che chi ha percorsi professionali discontinui difficilmente riuscirà a versare abbastanza contributi per arrivare alla pensione. Allora nasce la domanda: si può andare in pensione senza contributi? Vediamo come.
Pensione senza contributi versati
Chi non ha mai versato contributi perché non ha mai lavorato senza regolare contratto può andare in pensione? Non tutto è perduto: la legge prevede infatti alcuni casi in cui si possa andare in pensione anche con una minima (o senza) anzianità contributiva.
La pensione di anzianità
La pensione di anzianità richiede, al momento, 42 anni e dieci mesi per gli uomini e 41 e dieci mesi per le donne, a prescindere dal requisito anagrafico. Uno degli obbiettivi del governo è di raggiungere la cosiddetta Quota 41, ovvero 41 anni di contributi per tutti senza requisito anagrafico. Ma ci sono altri modi per andare in pensione con meno (o zero) contributi versati.
In pensione con 20 anni di contributi
Un modo per andare in pensione senza contributi è la pensione di vecchiaia, richiedibile dai 67 anni in su (requisito che viene rivisto annualmente a seconda dell’aspettativa di vita Istat). Per andare in pensione minima è invece richiesto un minimo di venti anni di contribuzione.
In pensione con 15 anni di contributi
Si può andare in pensione con 15 anni di contributi fino a un massimo di 18 anni e un contributo pagato entro il 31 dicembre 1995 e 5 anni dopo il 5 gennaio 1996: si tratta dell’opzione Dini.
La legge Amato ha esteso l’opzione dei 15 anni di contributi anche a questi casi:
- versati integralmente prima del 31 dicembre 1992, sommando tutti i contributi, volontari o obbligatori, figurativi o da riscatto e ricongiunzione. Occorre essere iscritti al Fondo pensioni lavoratori dipendenti o alle gestioni separate INPS dei lavoratori autonomi;
- autorizzazione al versamento dei contributi volontari prima 26 dicembre 1992, anche senza averli materialmente pagati entro questa data. Esclusi i lavoratori pubblici e gli ex-Ipost;
- almeno 25 anni di anzianità assicurativa (ovvero con almeno un contributo pagato 25 anni prima della data di presentazione della domanda di pensione). In questo caso servono 15 anni complessivi di contribuzione e almeno 10 anni di lavoro per periodi inferiori alle 52 settimane. Previsto il cumulo degli anni contributivi solo se le casse prevedono la relativa deroga.
In pensione con cinque anni di contributi
Quando si può andare in pensione con soli cinque anni di contributi? Se non si hanno contributi versati prima del 31 dicembre 1995 e si è iscritti a casse previdenziali gestite da INPS si può andare in pensione:
- a 71 anni di età
- con cinque anni di contributi pagati integralmente dopo il 31 dicembre 1995.
Se invece si hanno contributi pagati prima del 1° gennaio 1996 si può chiedere il trasferimento dei contributi nella gestione separata INPS, andando in pensione se
- si sono accumulati almeno 15 anni di contributi e non cinque (il requisito di 15 anni è una regola che caratterizza la gestione separata);
- almeno un anno, e meno di 18, risulta versato prima del 31 dicembre 1995.
In più occorre avere non meno di un mese di contribuzione pagato nella gestione separata
In pensione senza contributi
Infine, si può andare in pensione anche senza aver mai versato contributi, nei seguenti modi:
Assegno sociale, richiedibile a prescindere dai contributi versati dai 67 anni in su a basso reddito
Pensione di cittadinanza, per chi ha Isee non superiore a 9360 euro annui
Pensione di invalidità, per chi abbia versato almeno cinque anni di contributi, di cui gli ultimi tre entro il quinquennio precedente la presentazione della domanda, in presenza di capacità lavorativa ridotta a meno di un terzo.
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