Ha preso il via domenica 2 luglio a Copenaghen e proseguirà fino a giovedì 6 luglio il Congresso Mondiale degli Architetti, promosso dall’Unione Internazionale Architetti (UIA), intitolato “Futuri sostenibili - Non lasciare indietro nessuno”. Parlando dell'evento, il presidente del Consiglio nazionale degli architetti, Francesco Miceli, ha affermato: “La lotta ai cambiamenti climatici, lo sviluppo dei processi di inclusività e il superamento delle disuguaglianze sociali ci inducono a ripensare il futuro delle città e dell’ambiente attraverso modelli innovativi”. In questa ottica, il Congresso Mondiale degli Architetti “avrà il compito principale di indicare un reale percorso di cambiamento e di rinnovamento per dare un contributo per evitare i rischi incombenti sul nostro Pianeta”.
Miceli ha quindi sottolineato: “Avremo bisogno di innovazione, di ricerca e di nuovi modelli da impiegare per sviluppare processi sostenibili di rigenerazione urbana e di salvaguardia del territorio, preservando i valori identitari e culturali di ciascuna comunità. Ciò sarà possibile se sapremo coniugare la conoscenza tecnica e culturale, che fa parte del nostro patrimonio professionale, con la dimensione etica dell’azione progettuale”.
Al centro del Congresso Mondiale degli Architetti ci sono i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda Onu 2030 e nelle sei sessioni tematiche (Design for Climate Adaption; Rethinking Resources; Design for resilient communities; Design for health; Design for inclusivity; Design for partnership for change) si vuole fare il punto su come l’architettura abbia un ruolo fondamentale nel raggiungimento di questi 17 obiettivi.
Tante le iniziative che il Consiglio nazionale degli architetti porta a Copenaghen, nominata dall’Unesco Capitale mondiale dell’Architettura 2023. Il Congresso è l'occasione per raccontare le migliori progettualità dell’architettura italiana, per illustrare le esperienze sviluppate con le scuole italiane attraverso il progetto “Abitare il Paese - La cultura della domanda” e l’impegno per la ricostruzione in Ucraina attraverso il progetto “Design for Peace”.
Da menzionare poi l'incontro di mercoledì 5 luglio, il convegno “La prossimità nelle piccole città del domani”, al quale parteciperanno relatori importanti, tra i quali Carlos Moreno, urbanista di fama internazionale, professore alla Sorbona e ideatore del modello della città dei 15 minuti.
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