"I tassi di interesse di riferimento della Bce saranno fissati a livelli sufficientemente restrittivi per tutto il tempo necessario a conseguire un tempestivo ritorno dell'inflazione all'obiettivo di medio termine del 2%". Lo ha sottolineato la presidente della Banca centrale europea, Christine Lagarde, intervistata da Le Figaro. "Siamo impegnati a riportare l'inflazione al nostro obiettivo in modo tempestivo e per questo abbiamo bisogno di una politica sufficientemente restrittiva in termini di livello e durata", ha detto.
La governatrice ha ricordato che il mandato "primario" della Bce è la stabilità dei prezzi. "Ciò comporta necessariamente un calo dell'attività", ha aggiunto confidando in quell'atterraggio morbido che prevede "una moderata riduzione dell'attività in concomitanza con un calo significativo dell'inflazione. I dati del pil del secondo trimestre di Francia, Germania e Spagna sono piuttosto incoraggianti. Confermano il nostro scenario di crescita dello 0,9% nell'area dell'euro quest'anno".
Se ci sarà una pausa sui tassi non sarà definitiva
Ho sentito dire che l'ultimo rialzo dei tassi avverrà a settembre. Potrebbe esserci un ulteriore rialzo del tasso di riferimento o forse una pausa. Una pausa, quando si verificherà, a settembre o più tardi, non sarà necessariamente definitiva. L'inflazione deve tornare stabilmente al suo obiettivo". Lo ha sottolineato la presidente della Bce, Christine Lagarde, in una intervista a Le Figaro.
"Ci troviamo in un contesto di incertezza e rivaluteremo la situazione e la nostra azione riunione per riunione", ha aggiunto la governatrice della Banca centrale europea. Nell'ultimo anno, ha detto, "abbiamo fatto grandi progressi nella lotta all'inflazione. Ci stiamo avvicinando al nostro obiettivo. Sapremo quando avremo raggiunto questo obiettivo, un'inflazione a medio termine del 2%, solo osservando i dati economici e finanziari. E baseremo le nostre azioni sulla valutazione di questi dati".
Critiche Meloni e Macron? In Bce serve la pelle dura
Come banchiere centrale bisogna avere la pelle dura. È essenziale non perdere di vista l'obiettivo di ridurre l'inflazione ed essere il più chiari possibile sugli strumenti utilizzati e sui risultati che si intendono ottenere". Così la presidente della Banca centrale europea, Christine Lagarde, risponde a Le Figaro sulle critiche alla politica monetaria della Bce arrivate da leader europei come Giorgia Meloni ed Emmanuel Macron. "Ogni trimestre - ha chiosato Lagarde - mi presenterò al Parlamento europeo per riferire su ciò che abbiamo fatto".
Banche molto più resilienti del 2008
"Le banche dell'area euro sono diventate molto più resilienti dopo la crisi finanziaria del 2008: i coefficienti patrimoniali sono significativamente più elevati". Lo ha sottolineato la presidente della Bce, Christine Lagarde, in una intervista a Le Figaro.
La governatrice ha ricordato che la vigilanza chiederà alle banche di fornire aggiornamenti settimanali sulla loro liquidità. "Stiamo semplicemente traendo insegnamento da quanto accaduto in primavera con Credit Suisse e alcuni istituti statunitensi. Questi eventi - ha concluso - hanno portato tutte le autorità di vigilanza e l'intera comunità finanziaria a rivalutare le misure di rischio".
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