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L’inflazione si fa sentire sulla capacità di spesa degli italiani. Ma se c’è un investimento a cui non si rinuncia, è quello di una casa connessa. Secondo lo studio di EY Decoding the Digital Home, 2500 famiglie in Italia e oltre 20 mila in tutto il mondo non hanno la minima intenzione di rinunciare alle nuove tecnologie a casa propria, anche a fronte di pagamenti di prezzi premium. Ecco cosa ha scoperto la ricerca.

“Nonostante il periodo di iperinflazione e il forte aumento del costo della vita, gli italiani si stanno dimostrando resilienti: meno di 1 consumatore su 5 sta cercando di ridurre la spesa in tecnologia, connettività e contenuti a favore di altre categorie di spesa, -commenta Irene Pipola, Italy TMT Leader di EY. - Tuttavia, oltre la metà delle famiglie italiane (60%) cerca di risparmiare facendo più confronti e comparazioni su connettività e contenuti, o tramite offerte congiunte. Cresce l’interesse verso i dispositivi di smart home e le esperienze immersive di realtà virtuale o aumentata, con una particolare attenzione da parte delle nuove generazioni (35%).”

Qualità della connessione

La percezione del rapporto qualità-prezzo per servizi di connettività, secondo EY, è leggermente diminuita rispetto all'anno precedente, in particolare per i servizi mobili (62% nel 2023, in calo rispetto al 65% del 2022). Tuttavia, il 50% delle famiglie ritiene che i contenuti acquistati dal proprio fornitore di banda larga abbiano un buon rapporto qualità-prezzo, rispetto al 41% dello scorso anno. Allo stesso tempo, la disponibilità a pagare un premium price per nuove tecnologie sta aumentando di anno in anno: 31% per un piano mobile 5G (+7pp), 32% per contenuti in 4K o super HD (+6pp), 41% per eventi sportivi in TV (+7pp). Inoltre, un numero sempre maggiore di utenti dichiara di essere disposto a pagare di più per la connettività a fronte di un miglior servizio di assistenza clienti (36%, in aumento rispetto al 31% del 2022).

Le caratteristiche della rete internet

L'affidabilità della rete è la principale preoccupazione dei consumatori per quanto riguarda la connettività. Tra gli elementi più importanti da considerare per quanto riguarda la connettività internet, le famiglie italiane privilegiano quelli relativi alle prestazioni della connessione stessa. Ai primi tre posti troviamo infatti la velocità garantita (46% media globale e 48% per l'Italia), la garanzia di copertura Wi-Fi tra le mura domestiche (39% media globale e 43% in Italia) e la trasparenza dei prezzi (40% media globale e 46% per l'Italia).

La percezione relativa alla qualità di internet da rete fissa sta comunque migliorando in Italia: il 29% delle famiglie dichiara di aver avuto problemi di affidabilità della propria connessione internet, un dato in diminuzione rispetto al 34% dello scorso anno ma comunque in ritardo rispetto alla media globale (26%). Allo stesso tempo, il 36% delle famiglie italiane riscontra spesso problemi nella qualità della connessione dati da rete mobile in casa, rispetto al 29% della media globale. Non è quindi casuale notare che il principale miglioramento che i consumatori vorrebbero dal proprio internet provider riguarda una maggiore affidabilità della rete (38%), un valore al di sopra di quello riscontrato negli altri mercati analizzati (33%).

Streaming e pay tv

I player di piattaforme di video streaming stanno estendendo il loro ventaglio di offerta a nuovi generi di contenuti e vedono l'opportunità di sfruttare la pubblicità per definire e proporre nuovi modelli di consumo: il 38% delle famiglie italiane, per risparmiare, sarebbe interessato ad acquistare un servizio di streaming più economico ma con pubblicità inclusa.

La preferenza verso la TV tradizionale è in calo per diversi generi di contenuti, mentre cresce l’importanza delle piattaforme streaming, che risultano le preferite dai consumatori, non solo per la visione di film (50%) o serie tv (37%), ma anche per musica (36%) o contenuti per bambini (28%). Il pricing dell’abbonamento è comunque il primo fattore considerato dalle famiglie nella valutazione di servizi di streaming (61% a livello globale e 64% in Italia), ma anche la specificità e l'ampiezza dei contenuti sono tra i principali criteri di selezione.

Al di là degli aspetti positivi emergono tuttavia anche i primi chiari segnali di stanchezza riguardo al proliferare di piattaforme e contenuti: il 50% delle famiglie italiane ritiene infatti che ci sia troppa scelta di piattaforme di streaming. Ciò genera una crescente domanda di aggregazione dei contenuti, il 39% dei consumatori sarebbe disposto a pagare di più per accedere a tutti i contenuti su un'unica piattaforma, percentuale che sale al 53% nella fascia 18-24 anni.

Evoluzione della smart home

Il costo dei dispositivi smart home risulta essere meno d’ostacolo rispetto agli ultimi anni, con il 34% degli italiani che pensano che questi prodotti abbiano un prezzo ragionevole (in crescita di 5 punti rispetto al 2022 e superiore alla media globale del 33%) ed il 40% che percepisce il valore aggiunto portato da questi dispositivi (in crescita di 3 punti rispetto al 2022 ed in linea con la media globale) ed il 44% che è familiare con i loro benefici (+4pp). Si tratta di numeri ancora relativamente contenuti, ma con un chiaro trend di crescita, confermato anche dall’ adozione dei singoli dispositivi, smart TV in primis, con oltre 6 famiglie italiane su 10 che ne hanno una e il resto che sostiene di acquistarla nei prossimi 5 anni.

Aumentano, inoltre, sia ad oggi sia in prospettiva quinquennale, i dispositivi legati a lavanderia, luce e riscaldamento. I principali criteri di acquisto riguardano la fiducia nel brand, l’attrattività del prezzo e la sicurezza dei dati, tutti citati da 4 italiani su 10. L’accelerazione subisce però un calo a causa dei timori legati alla sicurezza dei dati e alla compatibilità tra dispositivi di diversi brand. Tuttavia, anche in questo caso si registra un trend positivo, poiché entrambe le preoccupazioni calano di rispettivamente di 6 e 5 punti nel triennio.

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