Chiede di rivedere requisiti ammissibilità sussidi basati su residenza
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Askanews

 "Promuovere la partecipazione al mercato del lavoro tra i percettori di sussidi sociali, incluso il Reddito di cittadinanza rendendo più graduale il ritiro del sussidio". E' una delle raccomandazioni dell'Ocse, elencate nel capitolo sull'Italia nel rapporto "Obiettivo crescita" (Going for Growth).

In generale, sulle tematiche di "Inclusività, protezione sociale e invecchiamento", l'organizzazione parigina identifica lacune in Italia correlate alla quota di persone che vive in povertà, che aumenta nonostante gli alti livelli di redistribuzione che vengono ottenuti tramite la tassazione e i sussidi sociali.

"Per raggiungere quelli più bisognosi serve una revisione dei requisiti per accedere ai programmi di sussidio", afferma l'Ocse.

Le raccomandazioni includono la "riduzione del gap di copertura dei programmi di protezione sociale rivedendo i requisiti di ammissibilità basati sulla residenza". E ridurre, semplificare e standardizzare le diverse procedure per l'elargizione dei sussidi.

Ocse: Italia acceleri su banda ultra larga e transizione energia

 L'Italia mostra lacune sui livelli di "alfabetizzazione digitale", così come sulla diffusione della banda larga e l'utilizzo di servizi digitali. Lo scambio di dati tra enti pubblici è limitato, "danneggiando la capacità di monitorare e valutare il pubblico". La afferma l'Ocse nel nella scheda Paese sull'Italia del rapporto "Obiettivo crescita" (Going for Growth), in cui l'organizzazione parigina raccomanda di impartire una rapida accelerazione alla diffusione della banda larga "semplificando le procedure di autorizzazione delle infrastrutture e indicando come strategiche le infrastrutture di trasmissione ultra veloci".

Nonostante il fatto che proprio questo ampliamento delle reti di trasmissione dati sia oggetto di interrogativi e polemiche dal punto di vista sanitario, secondo l'Ocse bisogna "standardizzare e semplificare i processi a livello di domande e approvazione", anche guardando il ruolo delle Pmi.

Nel frattempo bisogna proseguire la digitalizzazione della Pubblica amministrazione, consentire lo scambio di dati e promuovere ulteriormente l'utilizzo di servizi digitali pubblici.

Passando al capitolo sulla "transizione climatica", secondo l'Ocse l'Italia resta indietro rispetto ad altri paesi in termini di riduzione delle emissioni, rinnovabili, diffusione di ricerca e sviluppo e quota di Pil dedicata questi temi. Mentre "l'inquinamento, in particolare al Nord è elevato", recita lo studio.

A questo livello le raccomandazioni includono anche qui la semplificazione delle procedure di autorizzazione per i progetti sulle energie rinnovabili, l'incoraggiamento di tecnologie a basse emissioni di CO2, aumentando la ricerca pubblica e gli investimenti. La promozione della mobilità elettrica accelerando la diffusione delle stazioni di ricarica e l'uscita da sussidi per l'acquisto di auto con motore a combustione. Inoltre l'Ocse chiede di adottare e attuare il piano nazionale per l'adattamento al cambiamento climatico per proteggere le comunità esposte a disastri naturali.

 

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