E' "necessaria" la proroga del superbonus al 110 per consentire il completamento dei lavori condominiale già avviati. Una proroga limitata consentirebbe una "uscita ordinata" dalla misura con "costi contenuti" per le casse dello Stato. La richiesta è dell'Ance, avanzata nel corso dell'audizione sulla manovra nelle Commissioni bilancio di Camera e Senato.
"L'Ance condivide la necessità di chiudere la stagione del 110% per aprire una riflessione seria sul futuro dell'efficientamento degli edifici in Italia - ha spiegato la presidente dell'Ance Federica Brancaccio - ma sottolinea che la Legge di Bilancio non affronta le due principali criticità in atto relativo al Superbonus: la necessità di una limitata proroga per i lavori condominiali in corso, colpiti da numerosi rallentamenti, e lo sblocco dei crediti incagliati".
Brancaccio ha sottolineato che "in vista dell'imminente scadenza al 31 dicembre 2023 per la conclusione degli interventi sui condomini eseguiti con il Superbonus, è assolutamente necessario individuare una rapida soluzione alle decine di migliaia di cantieri che, anche in virtù del caos normativo e applicativo dello strumento, non riusciranno a terminare i lavori in tempo utile" con il rischio di vedere cantieri non completati e impalcature.
La proroga permetterebbe "una conclusione ordinata alla misura", evitando "la perdita improvvisa di centinaia di migliaia di posti di lavoro causata dalla sicura interruzione di migliaia di cantieri che potrebbe derivare dall'insorgere di un enorme contenzioso tra condomìni e imprese e scongiuri la corsa forsennata già in atto per finire i lavori, con conseguente rischio sia per la sicurezza dei lavoratori coinvolti sia per la qualità degli interventi eseguiti".
"Una proroga limitata per i soli interventi che dimostrino un concreto avanzamento del cantiere - ha concluso - potrebbe risolvere tutti questi problemi con un costo contenuto per le casse dello Stato".
"Per il 2024, le modifiche intervenute sul Superbonus, che ne hanno determinato il depotenziamento e soprattutto il venir meno della possibilità di cedere il credito o di optare per lo sconto in fattura, avranno sicuramente un effetto negativo sui livelli produttivi del comparto della manutenzione" nel settore edilizio, con effetti per la crescita economica. Lo ha affermato la presidente dell'Ance, Federica Brancaccio, nell'audizione sulla manovra nelle Commissioni bilancio di Camera e Senato.
"A compensare l'arresto delle agevolazioni fiscali per la riqualificazione degli edifici, non sta poi contribuendo il PNRR - ha aggiunto - la cui attuazione registra ritardi: la Nadef ha rivisto al ribasso la previsione di spesa nel biennio 2023-2024 e con una conseguente maggiore concentrazione della stessa negli anni 2025-2026".
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