Riciclare è una necessità, ma spesso ci sono dubbi su alcuni materiali: la gommapiuma dove si butta e come si può riusare?
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Дар Ветер, CC BY-SA 3.0 Wikimedia commons

Quando si parla di raccolta differenziata non sempre è chiaro dove buttare alcune categorie di rifiuti. Finché si fa riferimento alle macroaree dello smistamento dei rifiuti (come organico, carta, plastica, vetro e metalli) non ci sono grossi problemi, ma con alcuni materiali potrebbero sorgere dei problemi. La gommapiuma è presente in varie imbottiture tra cui materassi, cuscini, giocattoli e imballaggi, e può essere un materiale complesso da smistare nella raccolta differenziata. Quindi cercheremo di dare una risposta che parte proprio da una domanda molto comune: la gommapiuma dove si butta?

Cos’è la gommapiuma?

La gommapiuma è un materiale fonoassorbente che deriva dalla famiglia dei poliuretani, rientrando nella categoria delle plastiche. La plastica è, infatti, stata negli ultimi anni la risposta più veloce nel mondo dell’usa e getta, grazie alla sua praticità e adattabilità. Quindi, capiamo come questo materiale spugnoso sia un composto di sostanze derivate dal petrolio e sicuramente non sempre ecosostenibile. Esiste anche una forma di gommapiuma naturale che deriva delle resine degli alberi, totalmente originata da alberi, anche se poco diffusa.

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Dove si può buttare

La risposta, purtroppo, non è univoca e dipende dalle direttive del comune di appartenenza. Di fatto non esiste una normativa nazionale che disciplini il riciclo di questo tipo di materiale. Sebbene sia ricavata dal petrolio, la gommapiuma non è associabile alle plastiche quando si tratta di raccolta differenziata. Quindi va ricordato che non è da smaltire nella plastica, ma piuttosto nell'ambito dell’indifferenziata.

Prima di smaltire la gommapiuma va sempre separata da qualsiasi altro tipo di materiale dell’oggetto di appartenenza, ad esempio coperture in tessuto o in cartone, in modo da non creare problemi con la raccolta differenziata. Se appartenente a un imballaggio fai riferimento alle indicazioni per il riciclo presenti sull’etichetta.

Come si ricicla?

Qualsiasi tipologia di gommapiuma, che sia naturale o sintetica, può essere riciclata già in ambiente casalingo in modo da produrre meno rifiuti. Può essere utile per creare soluzioni creative oppure oggetti utili in casa. Tra le soluzioni da realizzare possiamo trovare:

  • Bricolage per accessori unici, decorazioni natalizie o di arredamento.
  • Creazione di giocattoli artigianali.
  • Fondo per i vasi delle piante da fiori, in modo che assorba l’acqua in eccesso.
  • Isolare pareti per limitare la dispersione di calore o di fresco.
  • Isolare acusticamente una stanza.

In ognuna di queste soluzioni sarà necessario solamente ritagliare la gommapiuma secondo l’uso che si intende farne.

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Come leggere le etichette degli imballaggi in gommapiuma

Forse non è noto che tutti gli imballaggi in gommapiuma devono riportare un’apposita etichetta che indichi quali sono le istruzioni per il riciclo. A seconda dei simboli o dei codici presenti su tale etichetta si capirà come smaltire al meglio il rifiuto:

  • Triangolo con le frecce (simbolo del riciclo) con all’interno il numero 6: indica la composizione di polistirolo espanso e può essere smaltito nei centri o nei di raccolta messi a disposizione dalle aziende di smaltimento rifiuti
  • Assenza di triangolo o codici: la gommapiuma va buttata nell’indifferenziato.

Prima di smaltire la gommapiuma bisogna accertarsi se sia sintetica o naturale, in modo da scegliere il percorso di riciclo più adatto:

  • La gommapiuma naturale è più spugnosa e porosa e può essere smaltita nella raccolta dell’organico
  • La gommapiuma sintetica è ricavata dal petrolio, quindi prodotta in modo chimico, per cui va buttata nell’indifferenziato.
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