In Italia "lo spostamento dell'imposizione dal lavoro alle successioni e ai beni immobili renderebbe il mix fiscale più favorevole alla crescita, consentendo al contempo di incrementare le entrate". E' una delle raccomandazioni ripetute dell'Ocse nel suo rapporto sull'economia Italiana, un tema che l'ente parigino sostiene da molti anni. "Sarebbe altresì necessario - aggiunge l'Ocse - aggiornare i parametri per il calcolo della base imponibile dell'imposta sugli immobili, tenendo conto dei relativi effetti distributivi".
Leggiamo sempre con grande attenzione i suggerimenti dell'Ocse, ma su una cosa non faremo mai un passo indietro: mai una patrimoniale sulla casa, la casa è il patrimonio delle nostre famiglie e degli italiani, e non si tocca". Lo afferma in una nota il presidente di Noi Moderati Maurizio Lupi. "Ai soloni della Sinistra, sempre pronta a puntare il dito contro il governo ed a scommettere, perdendo continuamente, sui suoi fallimenti, suggeriamo di andarsi a rileggere le raccomandazioni sulla necessità della riforma della Giustizia, indispensabile per la crescita economica".
"Puntuale come le tasse, scrive in una nota il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa, arriva la periodica richiesta di tasse (sugli immobili) da parte dell'Ocse. Nel nuovo Economic Survey sull'Italia si legge, tanto per cambiare, che occorre 'spostare l'imposizione dal lavoro ai beni immobili e alle successioni' e che 'lo spostamento dell'imposizione dal lavoro alle successioni e ai beni immobili renderebbe il mix fiscale piu favorevole alla crescita, consentendo al contempo di incrementare le entrate'.
Curiosamente, l'ennesimo appello a colpire il risparmio degli italiani, motivato con la (non dimostrata) tesi secondo la quale le tasse sugli immobili sarebbero più favorevoli alla crescita, arriva pochi giorni dopo che questa tesi - già smentita da autorevoli studi, oltre che dai fatti - è stata sonoramente bocciata in un articolo pubblicato nella rivista scientifica dell'Agenzia delle entrate. Ma tant'è. L'Ocse (come il Fmi e la Commissione Ue) insiste nella sua cantilena. Smetterà di farlo solo quando, come diceva Margaret Thatcher, i 'soldi degli altri' finiranno".
Cruciale la riqualificazione degli immobili per decarbonizzare
In Italia "la riqualificazione (retrofitting) del parco immobiliare è fondamentale per la decarbonizzazione". Lo afferma l'Ocse, secondo cui i regimi attualmente in vigore per l'incentivazione degli ammodernamenti "dovrebbero essere integrati da una combinazione di sovvenzioni e prestiti agevolati e di lungo termine, mentre le sovvenzioni per l'installazione di caldaie a gas dovrebbero essere gradualmente eliminate".
Nel rapporto sull'economia italiana, l'ente parigino rileva che "i regimi regressivi e inefficienti sotto il profilo dei costi che promuovono gli investimenti nelle ristrutturazioni volte all'efficientamento energetico sono stati riformati, ma ciò potrebbe rivelarsi insufficiente - si legge - per indurre le famiglie a basso reddito, e soggette a una bassa imposizione, a eseguire lavori di riqualificazione energetica". Secondo l'Ocse "l'adozione di misure normative o l'introduzione di imposte più elevate per la locazione di proprietà inefficienti sotto il profilo energetico incoraggerebbero le ristrutturazioni finalizzate all'efficienza energetica".
Italia elimini gradualmente i pensionamenti anticipati
In Italia le pensioni "rappresentano una quota cospicua" della spesa pubblica complessiva, su cui secondo l'Ocse bisogna intervenire per mettere la traiettoria del debito/Pil su un percorso pi? prudente". L'ente parigino raccomanda che sul breve periodo la spesa pensionistica "potrebbe essere contenuta eliminando gradualmente i regimi di pensionamento anticipato".
Inoltre, sempre nel breve termine, "sarebbe opportuno mantenere la parziale deindicizzazione delle pensioni elevate, per poi sostituirla nel medio termine con un'imposta sulle pensioni elevate - afferma l'Ocse - che non siano correlate ai contributi pensionistici versati. Il contributo di solidarietà potrebbe essere mantenuto finché il reddito relativo dei pensionati sarà allineato alla media dell'Ocse".
Potenziare i trasporti pubblici e ridurre le auto inquinanti
In Italia "il potenziamento dei trasporti pubblici e la riduzione del numero di automobili altamente inquinanti contribuirebbero ad abbattere le emissioni del settore dei trasporti". Lo afferma l'Ocse, secondo cui sarebbe possibile decarbonizzare ulteriormente i trasporti "investendo nella rete ferroviaria, riducendo il trattamento fiscale favorevole al gasolio rispetto alla benzina e introducendo incentivi finanziari per la rottamazione delle vecchie autovetture, indipendentemente dall'acquisto di nuove".
"L'utilizzo delle vetture elettriche potrebbe essere promosso incrementando la diffusione di stazioni di ricarica accessibili al pubblico - afferma l'Ocse nel rapporto sull'economia italiana - eliminando gradualmente le sovvenzioni all'acquisto di automobili con motore a combustione interna e riorientando il sostegno all'acquisto di modelli di livello base di vetture elettriche, nonché allineando le tasse sulla vendita, sull'immatricolazione e sulla proprietà delle automobili al livello delle emissioni prodotte".
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