Commenti: 0
asta bot
GTRES

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha annunciato che, mercoledì 10 aprile 2024, saranno messi all’asta BOT a un anno per un valore pari a 8 miliardi di euro. Per partecipare e assicurarsi i Titoli di Stato, però, è necessario prenotarsi entro martedì 9 aprile. Scopriamo come funziona l’asta e quali sono tutte le tempistiche da tenere presente per non incorrere in ritardi (il tempo stringe).

Quando c’è l’asta dei BOT ad aprile 2024?

Nel dettaglio, il 10 aprile si svolge l’asta dei BOT a 12 mesi, con scadenza il 14 aprile 2025. Tuttavia, è necessario prenotarsi e la prenotazione da parte del pubblico scade il 9 aprile. Il termine per la presentazione delle domande in asta, invece, è fissato è alle 11.00 di giovedì l 10 aprile.

Venerdì 11 aprile, poi, termina il collocamento supplementare dei BOT (scadenza alle 15.30), mentre il 12 aprile è la data fissata per la pubblicazione del regolamento. La prima scadenza da rispettare, per chi è interessato a investire in Buoni Ordinari del Tesoro, è quindi quella di martedì 9 aprile. È possibile prenotare la quantità desiderata di BOT presso un intermediario autorizzato.

Come funziona l’asta per i BOT?

A differenza degli altri Titoli di Stato, i BOT sono collocati tramite un’asta in cui gli operatori inseriscono le proprie richieste in termini di rendimento, anziché di prezzo (detta asta competitiva in termini di rendimento). Inoltre, l’asta competitiva prevede che ciascuna richiesta, se allocata, sia aggiudicata al tasso proposto. L’asta competitiva, quindi, si conclude con una molteplicità di tassi di allocazione, a fronte dei quali la Banca d’Italia calcola il rendimento medio ponderato e il corrispondente prezzo medio ponderato.

Ogni operatore abilitato può presentare al massimo 5 richieste differenziate nel rendimento di almeno un millesimo di punto percentuale. La quantità minima richiedibile per ogni offerta è di 1,5 milioni di euro, mentre l’importo massimo richiedibile è pari al quantitativo offerto dal Tesoro in asta; eventuali offerte di ammontare superiore sono accettate limitatamente all'importo medesimo. L’importo minimo sottoscrivibile dalla clientela è invece pari a mille euro.

Vengono soddisfatte in primo luogo le domande ai rendimenti più bassi e poi in ordine crescente le altre, fino al completo esaurimento della quantità offerta. Nel caso in cui le offerte all’ultimo rendimento rimasto aggiudicatario non possano essere totalmente accolte, si procede al riparto pro-quota, con i necessari arrotondamenti.

Per evitare che il rendimento medio ponderato di aggiudicazione sia influenzato negativamente da eventuali domande formulate a rendimenti non in linea con quelli di mercato, viene calcolato un rendimento minimo accoglibile (o rendimento di salvaguardia). Analogamente, viene calcolato un rendimento massimo accoglibile (o rendimento di esclusione), per escludere dalle aste le eventuali domande speculative. Le modalità di calcolo di tali rendimenti sono illustrate nel seguente esempio:

Le richieste di acquisto da parte degli operatori possono essere formulate a rendimenti sia positivi che negativi o nulli. Secondo quanto stabilito con decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze, l’intermediario deve garantire alla clientela che sottoscrive i titoli in asta l’applicazione del prezzo medio ponderato risultante dalla stessa asta.

Segui tutte le notizie del settore immobiliare rimanendo aggiornato tramite la nostra newsletter quotidiana e settimanale. Puoi anche restare aggiornato sul mercato immobiliare di lusso con il nostro bollettino mensile dedicato al tema.

Vedi i commenti (0) / Commento

per commentare devi effettuare il login con il tuo account