Il pothos è una popolarissima pianta d’appartamento. Nonostante sia originaria di altre latitudini, Asia, Australia e Oceano Pacifico, si adatta anche a climi tendenzialmente mediterranei. Apprezzatissima per la sua capacità di purificare l’aria, non deve essere necessariamente coltivata nel terreno. Scopri, infatti, come coltivare il pothos in acqua.
I vantaggi dell’idrocoltura
Il pothos si adatta perfettamente alla vita in acqua, offrendo una soluzione estetica e pratica per chi cerca alternative al tradizionale metodo di coltivazione in terra. Innanzitutto, c’è una ragione pratica: non sempre avere un vaso ricolmo di terra è consigliabile in casa. Potrebbe infatti attirare diversi tipi di parassiti che, senza le dovute attenzioni rischiano di danneggiare anche la pianta stessa.
Inoltre, l’idrocoltura permette di tenere sotto controllo le dimensioni della pianta, che non potrà crescere oltre un certo limite. Ultimo vantaggio, abbastanza superfluo da riportare, riguarda il fatto che non dovrai ricordarti di innaffiare la pianta, in quanto le sue radici crescono già in acqua.
Come far propagare il pothos in acqua
La propagazione del pothos in acqua è un processo affascinante e gratificante, che permette di osservare la nascita di nuove radici e il graduale sviluppo della pianta. Per iniziare, è necessario selezionare le talee più adatte: cerca rami con almeno 15 centimetri di stelo e assicurati che ci sia più di un nodo, da cui spunteranno le nuove radici. Utilizza delle forbici pulite e affilate per tagliare la talea appena sotto il nodo, in modo da favorire la crescita radicale.
Una volta ottenute le talee, rimuovi le foglie inferiori per evitare che marciscano in acqua e posizionale in un contenitore trasparente riempito con acqua a temperatura ambiente. È importante scegliere un contenitore adatto: un bicchiere o un vaso di vetro permettono di controllare facilmente lo sviluppo delle radici. Assicurati di cambiare l'acqua regolarmente, ogni 5-7 giorni, per fornire ossigeno fresco alle radici e prevenire la formazione di alghe o batteri nocivi.
Prendersi cura del pothos in acqua
Una volta che il tuo pothos ha iniziato a radicare, è essenziale mantenere l'ambiente ottimale per la sua crescita. Il cambio dell'acqua gioca un ruolo cruciale: sostituiscila completamente ogni due settimane per garantire che le radici ricevano ossigeno sufficiente e per evitare l'accumulo di sali minerali nocivi, come il calcare. Inoltre, considera l'aggiunta di nutrienti e fertilizzanti idrosolubili ogni 4-6 settimane per fornire alla pianta gli elementi essenziali per la sua crescita.
La posizione della pianta è altrettanto importante: il pothos ama la luce indiretta ma costante. Evita l'esposizione diretta al sole, che potrebbe danneggiare le foglie, e cerca di posizionare il tuo pothos in un luogo dove possa godere di una luce filtrata durante il giorno.
Come risolvere i principali problemi dell'idrocoltura
Nonostante la facilità di cura, coltivare il pothos in acqua può presentare alcune problematiche. Se la pianta ti sembra sofferente, il marciume radicale è una delle cause più comuni. Ciò può accadere se l'acqua non viene cambiata abbastanza frequentemente o se è troppo ricca di sali minerali. Per prevenire questo problema, è fondamentale cambiare l'acqua regolarmente, utilizzando acqua a temperatura ambiente e possibilmente priva di cloro e calcare.
Altra problematica riguarda l’ingiallimento delle foglie, che può essere causato da diversi fattori, tra cui esposizione eccessiva alla luce diretta del sole, carenze nutrizionali o shock da trasloco. Infine, se dovessero comparire alghe o microrganismi, cerca di limitare l'esposizione alla luce diretta e cambia l'acqua più frequentemente.
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