Oceanix, un ambiziosissimo progetto di città galleggiante progettata da Bjarke Ingels Group, sta per nascere in Corea del Sud.
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il concept del progetto oceanix
UN-Habitat
Gabriella Dabbene (Collaboratore di idealista news)

Si stima che entro il 2050 ben 800 milioni di persone vivranno in città dove il livello del mare potrebbe salire di oltre mezzo metro. Per questo motivo, architetti e ingegneri stanno pensando a come poter vivere sull'acqua per mitigare le problematica ed è così che sta per nascere Oceanix, la prima città galleggiante al mondo che si troverà in Corea del Sud (a Busan), sostenuta da un programma dell'ONU e progettata da Bjarke Ingels Group. Sarà costruita nel 2025. 

L'idea di una città galleggiante per affrontare una sfida enorme

Oceanix è un ambizioso progetto di città galleggiante che è stato svelato per la prima volta da Bjarke Ingels Group nel 2019, sotto forma di concept, un concept che adesso sta per divenire realtà dato che ha appena ricevuto il via libera dall'ONU per esser costruito il prossimo anno al largo della costa della Corea del Sud. Nello specifico, il progetto è stato presentato e approvato proprio di recente al quartier generale delle Nazioni Unite da UN-Habitat, la città sudcoreana di Busan e Oceanix, una società che ha appunto progettato il primo prototipo di città galleggiante sostenibile al mondo. 

La sfida è enorme: due persone su cinque nel mondo vivono a 100 chilometri dalla costa e il 90 percento delle città più grandi di tutto il mondo sono vulnerabili all'innalzamento del livello del mare. Le inondazioni sono ormai sempre purtroppo più frequenti e stanno distruggendo infrastrutture per un valore di miliardi di dollari e costringendo milioni di persone a lasciare le loro case. È un problema che Oceanix vorrebbe risolvere con la creazione di città galleggianti, che potrebbero essere un modo per mitigare appunto gli effetti dell'innalzamento del livello del mare causato dai cambiamenti climatici.

Oceanix Busan di sera
Oceanix / BIG-Bjarke Ingels Group

Com'è fatta Oceanix Busan, la prima città galleggiante sostenibile 

Progettata da BIG, Oceanix sarà dunque la prima infrastruttura al mondo a sviluppare una tecnologia per vivere sull'acqua senza che vada impattare e distruggere ulteriormente gli ecosistemi marini. Sarà una città galleggiante composta da tante piattaforme esagonali.

Con un'estensione di 75 ettari Oceanix sarà in grado di ospitare inizialmente fino a 12mila persone, dislocate nelle varie piattaforme esagonali che permetteranno comunque ai residenti di camminare o navigare facilmente attraverso queste "mini città". Ci sarà anche una piazza pubblica, installazioni artistiche, mercati, società sportive, scuole e altro ancora. Inizialmente i quartieri (le piattaforme) saranno tre, ognuno con uno scopo diverso

  • la prima piattaforma sarà un'area di alloggio in cui gli ospiti potranno avere a disposizione alloggi con una o tre camere da letto e vista sul lungomare. Ci saranno anche negozi e ristoranti;
  • la seconda piattaforma fungerà da zona giorno con edifici residenziali, un cortile comune e altri spazi pubblici;
  • la terza piattaforma fungerà da struttura di ricerca e presenterà un giardino condiviso.

Ogni quartiere è dunque progettato per un uso specifico: residenziale, di ricerca e ricettivo, dai 30.000 ai 40.000 metri quadrati di spazi multifunzionali. Le piattaforme galleggianti si collegano alla terraferma tramite ponti ad arco dai quali si avrà una magnifica vista sulla laguna blu di Busan, con spazi per il tempo libero, l'arte e le performance. Partendo da una comunità di 3 piattaforme con 12.000 residenti e visitatori, Oceanix ha comunque il potenziale di espandersi fino a oltre 20 piattaforme.

Oceanix Busan vista dall'alto
Oceanix / BIG-Bjarke Ingels Group

Non ci saranno forme tradizionali di trasporto pubblico come auto o treni tradizionali: Oceanix vuole che vi siano solo pedoni che camminano a piedi, ciclisti e dei robot adibiti alle consegne di pacchi e merci. Per poter raggiungere Oceanix si potranno utilizzare le bio-barche oppure recarsi a piedi dalla località di Busan.

L'innovativa tecnologia dietro Oceanix

Le piattaforme saranno rivestite con Biorock, che è un materiale galleggiante circa tre volte più forte del calcestruzzo in cemento ordinario, secondo quanto dichiarato da Oceanix, che descrive questa tecnologia come esclusiva perché in grado di produrre l'unico materiale da costruzione marino che cresce, è in grado di autoripararsi e diventare anche più forte con gli anni. Le piattaforme galleggianti saranno parzialmente immerse nell'acqua e ancorate ai fondali marini. Queste ancore saranno abbastanza forti da consentire alle piattaforme di rimanere in posizione, ma abbastanza flessibili da salire e scendere insieme ai livelli dell'acqua che cambiano. 

Si dice anche che la città sia in grado di resistere alle peggiori catastrofi naturali come tsunami e uragani. Tutte le strutture saranno progettate al di sotto dei sette piani di altezza per creare un baricentro basso, e le piattaforme saranno costruite con materiali di provenienza locale tra cui legname e bambù a crescita rapida che ha una grande resistenza e può essere coltivato nei quartieri stessi.

I primi 3 quartieri di Oceanix Busan
Oceanix / BIG-Bjarke Ingels Group

Pare che Oceanix riuscirà a generare il 100% del fabbisogno di energia e la tecnologia Biorock stessa può essere alimentata dall'energia del sole, dei venti, delle onde e anche delle correnti oceaniche. Nello specifico, l'energia verrà raccolta in gran parte dai pannelli solari, mentre la sostenibilità sarà garantita da un modo autonomo e indipendente di produrre cibo e acqua potabile necessari ai suoi abitanti.

Oceanix integrerà sei sistemi interconnessi: zero rifiuti e sistemi circolari, sistemi idrici a circuito chiuso, alimentazione, energia a emissioni zero, mobilità innovativa e rigenerazione degli habitat costieri. Questi sistemi genereranno il 100% dell'energia operativa necessaria sul posto tramite pannelli fotovoltaici galleggianti e sui tetti. Ogni quartiere tratterà e ricostituirà dunque la propria acqua, ridurrà e riciclerà le risorse e offrirà la possibilità di un'agricoltura urbana innovativa.

Questa innovativa opera architettonica sostenibile avrà un costo di oltre 200 milioni di dollari che serviranno a creare la sua particolare struttura a quartieri modulari.

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