Rischio rincari a raffica per i prezzi al dettaglio, da cialde a tazzina
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Askanews

Prosegue il boom per le quotazioni di caffè, con i prezzi della materia prima che sui mercati internazionali stanno raggiungendo nuovi preoccupanti record, aumenti che potrebbero portare a breve a forti rincari dei listini al dettaglio per una moltitudine di prodotti venduti in Italia. L'allarme arriva oggi dal Codacons, che sta monitorando l'andamento delle quotazioni.

A fine agosto 2023 il prezzo del caffè Robusta era pari a circa 2439 dollari la tonnellata mentre oggi le quotazioni sui mercati hanno raggiunto quota 4.820, segnando un incredibile +97,62%, mentre l'Arabica nello stesso periodo è salito da 1,52 a 2,53 dollari alla libbra (+66.45%), ai massimi dal 2011.

Quotazioni alle stelle che interessano materie prime utilizzate per prodotti molto consumati in Italia, e che rischiano di determinare rincari a raffica per i prezzi al dettaglio di una moltitudine di alimenti - lancia l'allarme il Codacons. Basti pensare che solo per i prodotti a base di caffè gli italiani spendono oltre 8 miliardi di euro all'anno, circa 392 euro a famiglia: cialde e capsule valgono 595 milioni di euro annui, mentre il caffè per moka registra vendite per 640 milioni di euro. Sette miliardi di euro il business del caffè espresso consumato al bar.

I prezzi al dettaglio hanno già risentito nell'ultimo periodo dell'andamento delle quotazioni, con i prezzi di prodotti a base di caffè che sono aumentati sensibilmente rispetto allo scorso anno: il rischio, ora, è di un nuovo impatto sui consumi degli italiani.

 

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