Kassam: fondamentale intervento autorità per rafforzare fiducia
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Askanews

 "Le difficoltà del settore immobiliare cinese continuano a pesare sulla ripresa economica: i dati di luglio pubblicati la scorsa settimana hanno registrato un'altra serie di letture negative per i prezzi delle nuove costruzioni". Lo ha sottolineato in una nota Altaf Kassam, Head of Investment Strategy & Research per l'area EMEA di State Street Global Advisors.

"Sebbene il calo dei prezzi si sia ridotto rispetto al mese precedente, la flessione sottolinea la lenta ripresa del sentiment. Nonostante l'introduzione di misure volte ad alleggerire le regole di acquisto per gli acquirenti di case e la proposta di acquisto di unità invendute da parte delle amministrazioni locali, l'impatto sulle preferenze di acquisto delle famiglie non si è ancora concretizzato", evidenzia l'analista.

"I dati relativi al credito hanno fatto eco allo stesso messaggio: i prestiti bancari denominati in yuan all'economia reale si sono ridotti per la prima volta in quasi vent'anni. La debolezza della domanda delle imprese e delle famiglie fa pensare alla "recessione dei bilanci" del Giappone e richiede un sostegno politico più incisivo nel secondo semestre. È fondamentale che le autorità intervengano per rafforzare la fiducia prima che il pessimismo sulle prospettive economiche si consolidi", spiega.

"Per quanto riguarda il mercato giapponese - sottolinea Kassam - l'elemento più importante da notare è che il drastico calo dello yen non appare strano rispetto ai fondamentali, in particolare ai differenziali dei tassi d'interesse".

Ora, aggiunge l'Head of Investment Strategy & Research per l'area EMEA di State Street Global Advisors, lo yen "sta semplicemente tornando verso i livelli che avrebbe dovuto raggiungere da sempre. Ciò non significa che non ci si debba aspettare un ritracciamento verso l'alto dopo un movimento così ampio, ma tale ritracciamento dovrebbe essere limitato e c'è ampio spazio per un ulteriore apprezzamento dello yen entro la fine del 2024 (135-140) e ancora di più entro la fine del 2025 o l'inizio del 2026 (125-130). Detto questo - chiosa - un atterraggio duro dell'economia statunitense e globale accelererebbe e amplificherebbe la forza dello yen rispetto a questa ipotesi di base".

 

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