Una delle cose che ci si aspetta quando si visita una città o un paese è quella di riuscire a trovare un centro storico ben curato e rispettoso delle antiche costruzioni. Non solo grandi palazzi, quindi, ma anche comuni abitazioni. Il recupero è un processo essenziale per preservare il valore storico e culturale degli edifici e delle città, adattandosi alle esigenze contemporanee senza perdere la loro essenza originaria. In questo modo, gli spazi ricchi di storia vengono rivitalizzati e il loro valore storico viene preservato, combinando tecniche e materiali moderni con elementi costruttivi tradizionali. Un buon esempio è rappresentato da questa casa tradizionale situata sull'isola di Cres, in Croazia, la Light House.
Una brillante ristrutturazione
Lo studio sloveno OFIS Arhitekti è stato incaricato di realizzare la trasformazione di una vecchia casa in pietra sull'isola croata di Cres, creando uno spazio interno che si distingue per la sua luminosità e funzionalità. Chiamata Light House, questa casa a tre piani, larga solo tre metri, si trova in uno storico edificio in pietra che necessitava di una ristrutturazione completa.
L'obiettivo principale del progetto era sfruttare la verticalità della casa per massimizzare l'ingresso della luce naturale ed evitare una sensazione di ristrettezza. Per raggiungere questo obiettivo, lo studio ha deciso di demolire gli interni esistenti e progettare un'unica struttura che unisse i tre piani e il sottotetto.
La soluzione architettonica è stata quella di inserire una leggera struttura in legno all'interno del perimetro vuoto della casa. Questa struttura non solo sostiene gli elementi interni, ma funge anche da "un unico mobile multifunzionale", integrando scaffali, scale e aree per riporre gli oggetti. L'ossatura di travi e pilastri in legno sostiene una serie di piattaforme realizzate interamente in doghe, che permettono alla luce di filtrare dalle finestre perimetrali e da un nuovo lucernario in copertura.
Ispirazione tradizionale
La distribuzione di Light House si ispira alle case tradizionali della regione. Il piano terra ospita la cucina e la sala da pranzo, mentre al primo piano si trova un soggiorno che può essere trasformato in camera per gli ospiti. La camera da letto principale occupa il secondo piano. Per offrire momenti di privacy, ogni piano è dotato di un'intima nicchia attrezzata con un salottino o un letto, che può essere isolato tramite tende. In cucina, per ottimizzare lo spazio, un contenitore integrato circonda un'isola centrale.
Le pareti originali in pietra sono state preservate e tinteggiate, creando un contrasto tra la texture ruvida della costruzione storica e il calore dei nuovi elementi in legno dai toni chiari. Questa combinazione evidenzia la dualità tra antico e moderno, conferendo carattere e autenticità agli interni della casa.
Lo studio ha evidenziato l'importanza del mantenimento della struttura esistente: "La decisione fondamentale è stata quella di preservare la casa esistente, in quanto parte del tessuto urbano storico, e anche di evitare qualsiasi intervento esterno non necessario per preservare la sostenibilità in tutti i sensi; dal punto di vista ecologico e sociale”.
Durante la costruzione, davanti alla casa è stato allestito un laboratorio temporaneo. Questo spazio è diventato un punto di incontro per i vicini, che hanno interagito con i falegnami e hanno seguito da vicino l'evoluzione del progetto. Questa interazione ha rafforzato i legami con la comunità e ha generato un senso di appartenenza alla casa ristrutturata.
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