Come suggerito dal nome, una cucina abitabile è uno spazio utile dove poter anche condividere l’ambiente con le altre persone.
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abitare in cucina
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Sempre più diffusa nelle abitazioni più moderne, la cucina abitabile è uno spazio pensato per essere salubre, arieggiato e particolarmente illuminato. Tecnicamente parlando, secondo la legge, un immobile per essere considerato abitabile deve seguire dei precisi requisiti, così da poter ospitare le persone in modo sicuro e stabile. Vediamo dunque che cos’è una cucina abitabile, perché sceglierla per la propria casa e come può essere composta per offrire il massimo a chi vive in casa.

Cosa si intende davvero per cucina abitabile

Una cucina è definita abitabile quando non è adibita esclusivamente alla preparazione e al consumo dei pasti ma rappresenta, invece, uno spazio vivibile che rispetta i requisiti stabiliti dalle normative, garantendo così sicurezza e comfort.

A differenza della cucina open space con angolo cottura (che è un tutt'uno con il soggiorno), la cucina abitabile è un ambiente separato dal resto della casa. Oltre alla metratura minima richiesta dalla legge, vi sono altri elementi fondamentali da tenere in considerazione:

  • la presenza di una cappa aspirante installata sopra i fornelli è obbligatoria in Italia in base al Decreto Ministeriale del 7 luglio 1975. In alternativa, nel caso di fiamme libere dovute alla combustione (come per un forno a legna), deve essere presente una canna fumaria per garantire il corretto ricambio dell'aria.
  • Un'apertura verso l'esterno attraverso almeno una finestra (oppure una porta-finestra) la cui superficie complessiva deve essere pari ad almeno un ottavo della metratura del pavimento.

Questi requisiti assicurano una ventilazione adeguata della cucina, sia attraverso un sistema artificiale (la cappa aspirante) sia mediante ricambio d'aria naturale (aperture esterne), evitando l'accumulo eccessivo di vapori e fumi all'interno dell'ambiente.

Inoltre, è bene sapere che la cucina non può avere accesso diretto al bagno, dal quale deve essere separata da un disimpegno o antibagno che in questi casi è obbligatorio, quindi da due porte. 

cucina abitabile con salotto
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Che misura deve avere una cucina abitabile?

Secondo la normativa di legge, una cucina per essere considerata abitabile deve rispettare delle determinate metrature. Difatti, tale ambiente deve avere una dimensione compresa fra i 4 e i 9 m2 e, al contempo, deve rispettare un’altezza minima di 2,7 metri.

Sono tanti i vantaggi di una cucina abitabile

La scelta per una cucina abitabile può essere facilitata sicuramente dai suoi diversi vantaggi. Ad esempio:

  • consente di tenere separati gli aromi dei piatti preparati dal resto dell’ambiente domestico, evitando che si depositino su tende, tappeti, poltrone o divani.
  • Rappresenta un’area diversa dal soggiorno dove condividere momenti piacevoli con altre persone, magari davanti a una buona tazza di caffè.
  • Offre un collegamento diretto con l’esterno, se si sceglie di aggiungere una porta finestra o un sistema a scorrimento, opzioni pratiche anche per portare in tavola i piatti durante una cena in giardino (se presente) nella stagione calda o per raggiungere un balcone.
una cucina opaca abitabile
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L'ergonomia della cucina abitabile perfetta

Riguardo alla sistemazione dei mobili e degli altri elementi d’arredo, i modelli disponibili sul mercato rispondono a ogni preferenza estetica e pratica, includendo accessori e componenti che si integrano perfettamente nell’ambiente. 

Per ottenere una disposizione ergonomica, durante la fase di progettazione è fondamentale valutare gli spazi di movimento sia attorno al tavolo che vicino ai piani operativi: si deve assicurare una distanza sufficiente per accomodarsi al tavolo senza impedimenti, lasciando comunque la possibilità (anche a un altro familiare) di aprire cassetti, ante del forno, del frigorifero, della lavastoviglie e prendere ad esempio contenitori o piatti senza alcun problema.

Idee per una cucina abitabile come luogo dinamico

In passato, la cucina era riservata alla sola preparazione del cibo. Ora assume anche una funzione di spazio per l’interazione sociale. Soprattutto negli ultimi anni c'è infatti la crescente abitudine a cucinare insieme a familiari o compagni. Una cucina abitabile a pianta aperta, cioè dotata di un'isola centrale, offre a tutti un ampio spazio di movimento, evitando che qualcuno intralci la preparazione dei piatti. Chi cucina da solo può, allo stesso modo, tenere sotto controllo i bambini intenti a giocare, se ne ha. Questo spiega perché la cucina abitabile e preferibilmente a vista venga talvolta chiamata "cucina per la famiglia".  

Se si ospitano amici per una cena ad esempio, una cucina abitabile senza divisioni si presta bene all’occasione: perfetta per un pasto, un caffè in relax o persino per una festa con gli amici. Gli invitati possono stare insieme a chi è ai fornelli e scambiare due chiacchiere, trasformando così la cucina in un'area ideale per stare in compagnia.

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