Le vendite di nuove case negli Stati Uniti a febbraio sono aumentate dell'1,8% rispetto a gennaio, raggiungendo il tasso annualizzato destagionalizzato di 676mila unità. Lo ha comunicato il dipartimento del Commercio Usa, precisando che il dato è inferiore alle attese degli analisti (682mila unità).
Su base annuale, le vendite di nuove abitazioni risultano in rialzo del 5,1%. Il prezzo mediano delle case vendute a febbraio è stato di 414.500 dollari, mentre il prezzo medio si è attestato a 487.100 dollari.
A fine febbraio, le nuove abitazioni disponibili sul mercato erano circa 500mila, pari a 8,9 mesi di vendite ai ritmi attuali.
Le richieste di nuovi mutui
Le richieste di mutui negli Stati Uniti sono scese del 6,2% nella settimana chiusa il 14 marzo, secondo i dati della Mortgage Bankers Association (MBA). Il calo arriva dopo il primo aumento dei tassi in nove settimane: il tasso medio sui mutui fissi a 30 anni è salito dal 6,67% al 6,72%.
I rifinanziamenti, più sensibili alle variazioni dei tassi, sono crollati del 13% in sette giorni, ma restano comunque in crescita del 70% rispetto a un anno fa.
Le domande per l'acquisto di una casa sono rimaste stabili (+0,1%) rispetto alla settimana precedente e l'indice non destagionalizzato ha segnato un +1%.
"I tassi sui mutui sono aumentati per la prima volta in nove settimane, con il tasso fisso a 30 anni salito al 6,72%. Questo rialzo ha portato a una diminuzione dei volumi di rifinanziamento. Tuttavia, le domande di mutui per acquisto sono salite al livello più alto delle ultime sei settimane, spinte da un aumento del 3% delle richieste FHA", ha dichiarato Mike Fratantoni, capo economista della MBA.
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