Nel cuore di Milano, tra i vialetti alberati e gli scorci suggestivi del Parco Sempione, si trova una delle fontane più particolari e discusse della città: la fontana acqua marcia di Milano. Questo monumento, è avvolto da un alone di mistero e curiosità: cosa rende così speciale questa fontana? Oltre alla sua posizione privilegiata nel verde del parco, la fontana dell’acqua marcia è famosa per le sue origini storiche, le peculiarità tecniche e le leggende che ancora oggi affascinano visitatori e milanesi.
Dove si trova la Fontana dell’Acqua Marcia a Milano
La fontana dell'acqua marcia si trova immersa nel verde del Parco Sempione, uno dei polmoni storici e più frequentati della città. Per raggiungerla, l’ingresso più suggestivo è quello da Piazza Sempione, proprio sotto l’imponente Arco della Pace: da qui, ti basterà percorrere i viali alberati del parco per scorgere la fontana con la sua inconfondibile struttura ottocentesca e il caratteristico odore sulfureo che la distingue.
Non tutti sanno che la fontana acqua marcia Milano non è un caso isolato: esiste infatti una “gemella”, oggi situata in Piazza Emilia. Originariamente questa seconda fontana si trovava in Viale Piceno, ma è stata successivamente spostata per motivi urbanistici. Entrambe le fontane condividono la particolarità delle acque ricche di minerali e proprietà naturali.
Come raggiungere e visitare la fontana di Parco Sempione
Per visitare la fontana acqua marcia Milano, con la sua pianta ottagonale, che si estende su una superficie di circa 40 metri quadrati, il modo più pratico è affidarsi ai mezzi pubblici: le fermate della metropolitana MM2 Lanza e quelle dei tram e bus lungo Corso Sempione sono tutte a breve distanza dal parco.
In alternativa, puoi approfittare dei numerosi servizi di bike-sharing presenti in centro città, che ti permettono di raggiungere comodamente il Parco Sempione e goderti una passeggiata tra natura, arte e storia meneghina.
Le proprietà dell’Acqua Marcia di Milano
L’Acqua Marcia, che sgorga dalla celebre fontana di Parco Sempione, si distingue per la sua composizione unica e le sue origini profonde. Questa acqua sulfurea e oligominerale proviene da una falda situata a circa 350 metri sotto la superficie urbana, il che la protegge da qualsiasi contaminazione dovuta all’attività umana o industriale. La sua temperatura, costante sui 16°C durante tutto l’anno, è un ulteriore indice della sua purezza e della sua provenienza incontaminata.
Ciò che rende inconfondibile la fontana acqua marcia Milano è il suo intenso odore solforoso, percepibile già a distanza. Questo è dovuto alla naturale presenza di zolfo, e suscita spesso curiosità e domande tra i visitatori: molti si chiedono se sia dannoso o fastidioso. In realtà, l’odore tende a svanire rapidamente una volta che l’acqua entra in contatto con l’aria, lasciando solo un ricordo della sua origine minerale.
L'acqua marcia di Milano è potabile?
È importante sottolineare che, nonostante la sua fama e le sue qualità naturali, l’acqua che sgorga dalla fontana acqua marcia Milano non è potabile. Secondo i dati ufficiali e la normativa vigente (Decreto n. 542/1992), i livelli di manganese presenti superano i limiti consentiti per il consumo umano.
Storicamente l’acqua veniva utilizzata per scopi terapeutici esterni, in particolare per trattamenti della pelle e bagni curativi. Le sue proprietà oligominerali erano considerate preziose per chi soffriva di disturbi dermatologici o desiderava semplicemente beneficiare delle virtù delle acque minerali.
Perché si chiama proprio "Acqua Marcia"?
Il termine “Acqua Marcia” può trarre in inganno, evocando erroneamente l’idea di un’acqua guasta o deteriorata. In realtà, la storia dietro questa denominazione affonda le sue radici nell’antichità romana e racconta molto di più sulle tradizioni e sulle credenze legate alle acque minerali.
L’etimologia della “Acqua Marcia” risale al latino “aqua marcia”, che a sua volta fa riferimento a Marte, il dio romano della guerra. In epoca imperiale, molte sorgenti considerate benefiche venivano dedicate a divinità protettrici, in particolare a Marte, che era visto non solo come patrono dei guerrieri, ma anche come custode di fonti dalle proprietà curative e vitali.
Da qui il nome “aquae martiae”, ovvero acque di Marte, che nel corso dei secoli è stato italianizzato fino a diventare “Acqua Marcia”.
L'acqua marcia di Roma e quella di Milano: le differenze
Un altro aspetto interessante riguarda la confusione tra la fontana acqua marcia Milano e la celebre fontana dell’Acqua Marcia di Roma. Sebbene condividano il nome, le due fontane hanno origini e caratteristiche profondamente diverse.
Quella romana prende il nome da un antico acquedotto, l’Acquedotto Marcio, costruito nel 144 a.C. per portare acqua potabile nella capitale dell’Impero. Al contrario, la fontana acqua marcia Milano deve la sua denominazione esclusivamente alle qualità naturali e minerali della sua sorgente sotterranea, che nulla ha a che vedere con l’acquedotto romano.
Le altre fontane storiche e particolari a Milano
Milano non è solo la città della fontana acqua marcia Milano: il suo tessuto urbano è costellato di fontane storiche e curiose, che raccontano storie diverse e arricchiscono il patrimonio architettonico meneghino.
Tra le fontane più affascinanti, oltre alla celebre fontana acqua marcia Milano, spiccano:
- La Fontana del Piermarini in Piazza Fontana: situata a pochi passi dal Duomo, questa fontana settecentesca è un omaggio all’architetto Giuseppe Piermarini, autore della Scala.
- Le Fontanelle del Drago Verde nel Parco Sempione: immerse nel verde, queste piccole fonti decorative sono caratterizzate da sculture zoomorfe e dettagli liberty che richiamano lo stile delle grandi fontane monumentali.
- La Fontana di Piazza Castello: recentemente restaurata, questa imponente fontana circolare accoglie i visitatori all’ingresso del Castello Sforzesco.
Vivere a Milano
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