Quando ci si appresta a scegliere un mutuo per una compravendita immobiliare, la valutazione del tasso d’interesse è di fondamentale importanza. Eppure, comprendere come vengano determinati i tassi non è semplice, soprattutto per coloro che si avvicinano per la prima volta alle richieste di finanziamento. Ad esempio, qual è il significato di Eurirs? Acronimo di Euro Interest Rate Swap, è l’indice di riferimento europeo per i mutui a tasso fisso: è infatti il tasso medio al quale le principali banche europee effettuano scambi di flussi di cassa, per proteggersi dal rischio delle fluttuazioni d’interesse.
Cosa vuol dire Eurirs
Per comprendere come influisca sul tasso finale offerto dalla banca, e così trovare il miglior mutuo per le proprie esigenze, è innanzitutto necessario concentrarsi sulla definizione di Eurirs. Come già accennato, è l'acronimo di Euro Interest Rate Swap, ovvero il tasso interbancario che rappresenta il costo medio degli swap di interesse tra le principali banche europee. Ma cosa si intende per swap?
Semplificando, lo swap è un contratto in cui due parti - ad esempio, due istituti di credito - si accordano per scambiare i flussi di cassa futuri, allo scopo di mitigare il rischio legato alle variazioni dei tassi d’interesse. Il costo medio di queste operazioni determina l’Eurirs, che viene poi utilizzato per calcolare il tasso d’interesse offerto dalle banche per alcune tipologie di mutui.
L’Eurirs viene diffuso giornalmente sulla base dei dati di mercato degli swap ed è disponibile per diverse scadenze, come 5, 10, 20 o 30 anni. Invece, cos’è l’IRS del mutuo? Per quanto si tratti di un dubbio comune fra i mutuatari, l’IRS - ovvero l’Interest Rate Swap - è il termine generico per gli swap di tassi di interesse, mentre l’Eurirs è lo specifico indice utilizzato per i mutui a tasso fisso nell’area euro.
A cosa serve il tasso Eurirs
Ma nella pratica, cos’è l’Eurirs? In linea generale, lo si può definire come la base di calcolo del tasso d’interesse per il mutuo fisso. Infatti, per determinare l’offerta al mutuatario, gli istituti di credito prendono in considerazione:
- il tasso di riferimento, appunto l’Eurirs del giorno in cui si sottoscrive il mutuo;
- lo spread, ovvero il margine di profitto per la stessa banca.
Ad esempio, un mutuo fisso a 15 anni, con un Eurirs del 2,3% e uno spread applicato della banca dell’1,2%, comporterà un tasso d’interesse complessivo del 3,5% per il mutuatario.
Perché, tuttavia, l’Eurirs viene utilizzato per i mutui a tasso fisso? Poiché deriva dagli swap effettuati dalle banche allo scopo di mitigare la fluttuazione futura dei tassi d’interesse, l’Eurirs è un indice non solo abbastanza stabile nel tempo, ma anche prevedibile. Queste caratteristiche lo rendono perciò ideale proprio per il mutuo fisso, dove il tasso si mantiene invariato per tutta la durata del finanziamento.
I fattori che influenzano l’andamento dell’IRS
Specificato come le banche utilizzino l’Eurirs per definire i mutui a tasso fisso, quali sono gli elementi che lo influenzano? Sono diversi i fattori macroeconomici che possono determinare delle variazioni dell’IRS e dell’Eurirs nel tempo. In particolare, possono avere particolare impatto:
- le politiche monetarie della BCE, poiché le decisioni della Banca Centrale Europea influenzano direttamente l’andamento dei tassi d’interesse. Ad esempio, delle politiche restrittive di contrasto all’inflazione possono determinare un aumento dell’Eurirs nel tempo;
- la stessa inflazione, poiché determina il comportamento delle banche per proteggersi dal rischio di tassi futuri più elevati. Di conseguenza, al crescere dell’inflazione tende a crescere anche l’Eurirs;
- le condizioni del mercato finanziario, perché la volatilità tipica di mercati e la domanda di strumenti di copertura influenzano direttamente gli swap e, di conseguenza, anche l’Eurirs. Non a caso, in periodi di incertezza economica l’Eurirs tende a salire.
Ma quali sono le previsioni sull’andamento dell’IRS? Negli ultimi anni, l’Eurirs ha mostrato delle rilevanti fluttuazioni. Ad esempio, tra il 2020 e il 2021 il tasso è rimasto basso, grazie a politiche espansive da parte della BCE. A partire dal 2022, con il crescere dell’inflazione e di politiche più restrittive sempre dalla BCE, vi è stato però un incremento, seguito da una stabilizzazione nel 2024. Un trend da prendere certamente in considerazione, ad esempio quando si vuole calcolare la rata di un mutuo a tasso fisso.
Cosa si intende per Euribor
Spesso si sente parlare di Eurirs in associazione all’Euribor, un altro tasso di riferimento essenziale per la determinazione del mutuo. Acronimo di Euro Interbank Offered Rate, rappresenta il costo medio al quale le principali banche europee prestano denaro a breve termine, sul mercato interbancario.
Disciplinato dal Regolamento UE 2016/1011, che definisce gli standard di trasparenza e affidabilità per i tassi di riferimento, l’Euribor viene aggiornato quotidianamente ed è disponibile a diverse scadenze - ad esempio a un mese, tre mesi e sei mesi. A differenza dell’Eurirs, viene principalmente utilizzato dagli istituti di credito per la determinazione del tasso d’interesse dei mutui variabili.
L’uso dell’Euribor per i mutui
Similmente a quanto accade per l’Eurirs, l’Euribor è il parametro di riferimento su cui le banche calcolano il tasso d’interesse per i mutui variabili, così come già accennato. In altre parole, gli istituti di credito considerano:
- l’Euribor al momento della sottoscrizione del mutuo;
- lo spread da applicare, ovvero il profitto per la banca.
Proprio poiché indispensabile per i mutui a tasso variabile, l’Euribor non rimane stabile per tutta la durata del mutuo, ma varia a seconda delle scadenze concordate con l’istituto di credito, come già visto a un mese, tre mesi, sei mesi o dodici mesi.
Ad esempio, un mutuo con Euribor a tre mesi dell’1% e uno spread dell’1,5%, avrà un tasso d’interesse complessivo per il mutuatario del 2,5%, per il trimestre di riferimento. Alla scadenza dei tre mesi, il tasso d’interesse offerto viene nuovamente calcolato.
Qual è la differenza tra Eurirs ed Euribor
Considerando come il funzionamento teorico sia abbastanza sovrapponibile - ovvero, la banca che usa il tasso di riferimento come base, aggiungendo poi lo spread - quali sono le principali differenze tra Eurirs ed Euribor?
In via esemplificativa, la distinzione si basa su diversi fattori, che possono peraltro contribuire sulla scelta del mutuo:
- l’Eurirs riflette il costo medio degli swap, mentre l’Euribor quello dei prestiti interbancari;
- l’Eurirs si usa per i mutui a tasso fisso, ovvero dalle rate costanti, mentre l’Euribor si applica ai mutui a tasso variabile;
- le scadenze sono differenti, poiché l’Eurirs è calcolato per periodi lunghi - si solito tra i 5 e i 30 anni - mentre l’Euribor su lassi di tempo brevi, da un mese a un anno.
La valutazione di Eurirs ed Euribor nella scelta del mutuo
Passando a valutazioni più pratiche per chi si avvicina all'accensione di un mutuo, come valutare Eurirs ed Euribor nella scelta del finanziamento?
La scelta tra Eurirs o Euribor dipende ovviamente dalle esigenze personali in merito al rischio del mutuo, ovvero la decisione di sottoscrivere un finanziamento a tasso fisso e variabile. Affinché la scelta del mutuo sia conveniente, è quindi utile:
- valutare l’andamento di Eurirs e Euribor, per capire se al momento della richiesta sia più vantaggioso un mutuo fisso o un mutuo variabile;
- controllare quale sia lo spread applicato dall'istituto di credito, così da trovare la banca che offre le condizioni migliori.
In linea generale, in un contesto di tassi in aumento, il mutuo fisso può rappresentare una scelta migliore, perché garantisce stabilità e sicurezza, nonché protezione da eventuali scossoni di mercato futuri. In un periodo di tassi bassi o in decrescita, potrebbe invece essere più vantaggioso un tasso variabile, poiché può consentire rate meno onerose, pur assumendosi il rischio di possibili fluttuazioni future.
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