Il problema dell'occupazione abusiva attraversa i confini europei. Un recente caso ha sconvolto la Francia, riaccendendo il dibattito sulle invasioni abitative. Nello specifico, un uomo di 95 anni, dopo aver visto la sua casa occupata abusivamente per mesi, si ritrova ora con un debito di 17.000 euro in bollette che non riesce a pagare.
La storia di questo uomo di 95 anni inizia quando riceve la notifica che ignoti hanno occupato la sua casa. Nonostante l'attivazione quasi immediata del protocollo legale, il tribunale francese ha negato lo sfratto perché non c'erano prove di violenza o intimidazione durante l'ingresso, sebbene uno degli abusivi abbia ammesso di aver forzato l'ingresso.
Dopo mesi di procedimenti legali, quando gli occupanti se ne sono andati, il proprietario ha trovato la devastazione totale: muri crollati, servizi igienici divelti e, cosa peggiore, i rubinetti erano aperti da mesi, con una bolletta dell'acqua di 17.364 euro.
L'incubo non finisce qui. Sebbene la compagnia idrica abbia promesso assistenza in caso di occupazione abusiva, ora si rifiuta di coprire i costi, poiché il contatore era a suo nome e, per legge, l'erogazione idrica non può essere interrotta, anche se la casa è occupata.
Senza le risorse per far fronte a un debito del genere e con una pensione minima, l'anziano uomo è stato costretto a ricorrere nuovamente in tribunale per evitare di pagare una fattura che non aveva causato.
Indignazione in Francia
La storia di quest'uomo, simbolo di una tragedia crescente, ha scatenato un'ondata di critiche in Francia e ha messo in luce il continuo aumento degli abusivi in Europa, che riflette la mancanza di tutela di cui godono i proprietari di casa.
In Francia, il fenomeno dell'occupazione abusiva ha registrato oltre 50.000 denunce quest'anno, il 12% in più rispetto allo stesso periodo del 2024, secondo i dati del Ministero dell'Interno francese pubblicati da Le Figaro Immobilier. Ma al di là delle cifre, la mancanza di tutela per i proprietari di immobili, e soprattutto per i più vulnerabili, è sempre più evidente nel Paese confinante.
Il caso riapre anche il dibattito sull'equilibrio tra la tutela dei diritti fondamentali e la difesa della proprietà legittima: per quanto tempo ancora i proprietari continueranno a pagare per gli occupanti?
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