Quello del pavimentista è un mestiere che unisce arte, esperienza e materiali innovativi. Cosa fa esattamente?
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posa pavimento in legno
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In ogni casa in costruzione o in ristrutturazione, c'è un momento in cui il cantiere sembra improvvisamente prendere forma: questo coincide quasi sempre con l’arrivo del pavimentista, con le sue livelle, i sacchi di colla e la capacità di comprendere la natura e il potenziale dei diversi materiali con il tocco delle sue mani. In questo senso non è "solo" un artigiano, ma un tecnico che coniuga sensibilità estetica e rigore pratico. Per capire come nasce un pavimento e cosa significa farlo bene, occorre però sapere cosa fa un pavimentista e di cosa si occupa.

Cosa fa un pavimentista?

Nel mondo dell’edilizia e dell’interior design si muovono diverse figure professionali; poche però sono centrali ed essenziali come quella del pavimentista. Si tratta infatti di un professionista incaricato di realizzare, rifinire o restaurare pavimentazioni di ogni tipo, dal legno al gres, dal cotto alle resine. Il suo lavoro unisce precisione millimetrica e competenze artistiche, perché ogni superficie racconta una storia fatta di geometrie, materiali e luce del tutto personale.

Oltre a questo, il pavimentista non si limita a posare ma prepara i fondi, controlla le pendenze, sceglie le colle e i sigillanti più adatti, e garantisce la durata nel tempo del risultato finale. Spesso lavora a stretto contatto con architetti, geometri e interior designer, traducendo i progetti in realtà concreta. È un mestiere manuale e tecnico al tempo stesso, che richiede esperienza e sensibilità.

posa pavimento ceramica
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Si occupa della posa dei pavimenti

La posa dei pavimenti è la fase più delicata del lavoro del pavimentista. Che si tratti di parquet, piastrelle o pavimenti in resina, ogni materiale richiede un approccio diverso.

Il pavimentista ha dunque il compito di misurare con cura gli spazi, preparare i sottofondi e scegliere le tecniche più adatte tra incollaggio, posa flottante, a secco o su sabbia. L’obiettivo è garantire un risultato stabile, esteticamente armonioso e duraturo nel tempo. Un errore di pochi millimetri può compromettere l’intero lavoro, per questo la precisione è fondamentale. 

  • Nei pavimenti in legno, ad esempio, il professionista valuta anche le condizioni ambientali come umidità e temperatura.
  • In quelli in ceramica, invece, si assicura che le fughe siano regolari e che le mattonelle siano perfettamente allineate. 

Prepara il sottofondo

Prima ancora che una piastrella venga posata, c’è un lavoro invisibile ma decisivo: la preparazione del sottofondo. In questa fase il pavimentista verifica che la superficie sia piana, asciutta e pulita, eliminando ogni dislivello o residuo di vecchi materiali. A volte stende un massetto per pavimento o utilizza autolivellanti specifici per creare una base perfetta.

Un sottofondo ben eseguito evita future crepe, distacchi o avvallamenti, problemi che possono emergere mesi dopo la posa. Per riuscire al meglio il pavimentista deve saper interpretare le condizioni del cantiere e scegliere i prodotti giusti per ogni situazione. Si tratta di un lavoro tecnico e meticoloso che richiede esperienza, ma anche conoscenze chimiche e fisiche dei materiali.

Si occupa di levigatura e finitura

Una volta posato il pavimento si passa alla fase di levigatura e finitura, dove la materia grezza diventa superficie viva. Con macchinari specifici, il pavimentista leviga, lucida e tratta i materiali per esaltare colore e texture.

Nei parquet utilizza oli e vernici protettive; nei pavimenti in marmo o cemento adotta cere e resine che amplificano la luminosità. La finitura è anche il momento in cui aggiunge il proprio tocco personale come una fuga più sottile, una sfumatura più calda, una lucidatura extra.

Fa restauro e manutenzione

Il ruolo del pavimentista non si esaurisce con la posa: è a lui infatti che ci si deve rivolgere quando un pavimento mostra i primi segni del tempo. Levigature, stuccature, sostituzioni parziali o trattamenti di protezione sono parte del suo lavoro quotidiano.

E nel restauro entra in gioco un elemento essenziale come la sensibilità. In questo caso bisogna infatti rispettare la materia originale, che si tratti di un parquet d’epoca o di un cotto antico. Il pavimentista conosce dunque le tecniche tradizionali e sa come integrare con prodotti moderni e sostenibili. Oggi, ad esempio, molti usano resine ecologiche e finiture a base d’acqua, capaci di preservare la bellezza naturale dei materiali.

restauro pavimento
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Quali sono le competenze del pavimentista?

Da quanto detto fino a questo punto, è chiaro che il pavimentista sia un artigiano completo, il cui fine è padroneggiare sia la teoria dei materiali che la pratica della posa. Oltre alla manualità servono però anche conoscenze tecniche su colle, isolanti, impermeabilizzanti e strumenti di misurazione.

A questo si aggiunge la capacità di leggere un progetto, calcolare superfici e adattarsi a situazioni complesse è altrettanto importante. In linea di massima, queste sono in sostanza le competenze fondamentali di un pavimentista:

  • Conoscenza dei materiali come legno, ceramica, pietra, resina o pvc.
  • Capacità di preparare e livellare i sottofondi.
  • Padronanza delle tecniche di posa e dei collanti.
  • Uso sicuro di strumenti di taglio e levigatura.
  • Lettura di planimetrie e disegni tecnici.
  • Nozioni base di isolamento acustico e termico.
  • Precisione, pazienza e senso estetico.

Per finire, essere pavimentista significa anche saper dialogare con clienti e progettisti, comprendendo gusti e esigenze. È un mestiere che richiede equilibrio tra artigianalità e innovazione, tra tecnica e sensibilità artistica.

Pavimentista o piastrellista?

I due termini e le relative figure professionali vengono spesso confusi, ma non sono assolutamente dei sinonimi.

  • Il piastrellista è uno specialista nella posa di rivestimenti ceramici o in pietra;
  • il pavimentista ha competenze più ampie e può lavorare su materiali diversi, compresi parquet, resine e pavimenti industriali.

In molti cantieri le due figure collaborano, soprattutto nei progetti complessi dove serve integrare superfici diverse. Il pavimentista è un punto di riferimento per tutto ciò che riguarda le superfici orizzontali, dal massetto alla finitura finale.

piastrellista che lavora alla ristrutturazione di un appartamento
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Quando contattare un pavimentista

Molti pensano che la figura professionale del pavimentista entri in azione esclusivamente quando si costruisce o si ristruttura. Il suo intervento è però prezioso anche in altre situazioni. Può infatti migliorare o ripristinare pavimenti già esistenti, riducendo costi e disagi rispetto a una sostituzione completa. Ecco alcuni casi in cui è consigliabile chiamare un pavimentista:

  • Quando il pavimento presenta dislivelli o fessure.
  • Se si desidera levigare o lucidare un parquet usurato.
  • In caso di macchie o infiltrazioni che richiedono trattamenti specifici.
  • Quando si vogliono cambiare solo alcune mattonelle danneggiate.
  • Per rinnovare la superficie con nuove resine o vernici protettive.

Affidarsi a un pavimentista esperto permette di allungare la vita del pavimento e valorizzare gli spazi senza demolire o ricominciare da zero. In molte ristrutturazioni leggere, il pavimentista è la figura chiave che permette di ottenere un effetto nuovo con interventi mirati e sostenibili.

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