Le spugne sono strumenti indispensabili nella vita quotidiana, ma spesso ci si trova in difficoltà quando arriva il momento di smaltirle. Hai mai avuto dubbi su dove si buttano le spugne dopo l’uso in cucina o in casa? Ecco alcune risposte chiare e aggiornate per smaltire correttamente ogni tipo di spugna, riducendo errori comuni e impatto ambientale. Scopri, quindi, le differenze tra spugne sintetiche, naturali e metalliche, le regole della raccolta differenziata, consigli per il riutilizzo creativo e indicazioni su oggetti tessili simili come asciugamani e accappatoi.
- Come smaltire le spugne usate: regole e differenze
- Spugne sintetiche, naturali e metalliche: dove vanno gettate?
- Dove si buttano le spugne dei fiori per il giardinaggio
- Come si smaltiscono le spugne per lavare i piatti
- Dove si buttano le spugne in cellulosa
- Cosa fare con le spugne vecchie? Il riuso intelligente
Come smaltire le spugne usate: regole e differenze
La composizione della spugna – sintetica, naturale o metallica – determina il corretto bidone di smaltimento e può fare la differenza tra un gesto sostenibile e un errore che compromette la raccolta differenziata. Le regole generali sono spesso comuni a molti Comuni italiani, ma esistono alcune differenze locali che è bene conoscere per evitare sanzioni e contribuire davvero alla tutela dell’ambiente.
Per questo motivo, è importante conoscere le regole base e le eccezioni, così da non avere più dubbi su dove si buttano le spugne di ogni tipo.
Spugne sintetiche, naturali e metalliche: dove vanno gettate?
Il corretto smaltimento delle spugne dipende dal materiale di cui sono composte. Ecco una guida pratica che aiuta a riciclare nel modo giuso.
- Spugne sintetiche (come quelle in poliuretano o materiali plastici): vanno sempre gettate nel secco residuo/indifferenziato, lo stesso dove si buttano gli stracci vecchi. Queste spugne non sono riciclabili né compostabili, quindi non devono mai essere inserite nella plastica o nell’organico.
- Spugne naturali (realizzate in cellulosa, luffa o sisal): se sono prive di residui di detergenti chimici o trattamenti particolari, possono essere conferite nell’organico o direttamente nel compost domestico. In caso di dubbio sulla presenza di sostanze chimiche, dove si butta la spugna per il corpo? Meglio optare per l’indifferenziato per evitare contaminazioni.
- Spugne metalliche (come le pagliette d’acciaio): generalmente vanno nell’indifferenziato. Tuttavia, alcuni Comuni consentono il conferimento nei centri di raccolta dei metalli; è sempre consigliabile verificare le disposizioni locali.
Dove si buttano le spugne dei fiori per il giardinaggio
Le spugne floreali, ovvero blocchi di schiuma sintetica (tipicamente a base di resina fenolica o schiuma plastica) impiegate per fissare fiori, rami e composizioni, sono materiali non biodegradabili e non riciclabili nei normali sistemi domestici.
Pertanto, vanno smaltite come rifiuto indifferenziato (spazzatura residua) secondo le normative locali, e non nel compost, negli avanzi vegetali o buttati nel verde o in acqua.
Come si smaltiscono le spugne per lavare i piatti
Le spugne per lavare i piatti, anche dette spugne da cucina, sono generalmente composte da due materiali diversi: una parte morbida in spugna poliuretanica e una parte abrasiva in fibra sintetica o plastica, utile per rimuovere lo sporco più ostinato. Proprio per questa composizione mista, non sono riciclabili e devono essere smaltite nel rifiuto indifferenziato (secco residuo).
Non vanno mai gettate nella plastica o nell’organico, poiché contengono microplastiche e sostanze non biodegradabili. Esistono però alternative più sostenibili, come le spugne vegetali in luffa, le spazzole in legno e fibra naturale o i panni compostabili, che possono essere smaltiti nell’organico o nel compost domestico una volta esauriti.
Dove si buttano le spugne in cellulosa
Le spugne in cellulosa sono realizzate con fibre naturali derivate dal legno o dal cotone, quindi, rappresentano un’alternativa ecologica rispetto alle spugne sintetiche. Sono comunemente utilizzate per pulire piatti, superfici e piani di lavoro, perché assorbono molta acqua, sono morbide e non graffiano.
Quando sono composte esclusivamente da cellulosa, senza parti abrasive in plastica o colle sintetiche, possono essere smaltite nell’organico (umido) o compostate insieme ai rifiuti biodegradabili. Tuttavia, se la spugna ha una parte verde abrasiva o rinforzi plastici, va gettata nel rifiuto indifferenziato (secco residuo).
Cosa fare con le spugne vecchie? Il riuso intelligente
Le spugne vecchie, prima di essere buttate, possono avere una seconda vita utile in casa con un po’ di creatività. Ecco alcuni usi alternativi intelligenti per riutilizzarle:
- Pulizie domestiche mirate: usa le spugne ormai consumate per pulire il grasso bruciato, le scarpe, battiscopa, infissi, ruote della bici o per rimuovere la polvere dai radiatori.
- Cura delle piante: taglia piccoli pezzi di spugna e mettili sul fondo dei vasi per trattenere l’umidità e migliorare il drenaggio del terreno.
- Deodoranti per scarpe: lava e asciuga bene la spugna, poi aggiungi qualche goccia di olio essenziale e inseriscila nelle scarpe per assorbire umidità e odori.
- Lavoretti o fai da te: possono diventare ottimi tampone per pittura o base per pulire pennelli e strumenti artistici.
- Pulizia dell’auto: perfette per lucidare cruscotti, specchietti e dettagli interni dove serve delicatezza.
Ricorda di disinfettarle prima del riuso (basta immergerle in acqua e aceto o passarle in microonde per 30 secondi, se non hanno parti metalliche).
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