Secondo i dati di Re/Max Italia la sostenibilità è il motore della crescita immobiliare. Aumentano le compravendite, trainate da mutui green e qualità
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L’Italia torna a scommettere sul mattone, soprattutto in chiave green. La 12ª edizione del Real Estate DATA HUB — curata dal Centro Studi di REMAX Italia, YARD REAAS e 24MAX — offre una fotografia di un mercato in ripresa, in cui la sostenibilità si afferma come nuova leva strategica per famiglie e investitori. Nel primo semestre del 2025, il settore immobiliare mostra segnali concreti di crescita: le compravendite residenziali aumentano, la fiducia torna ai livelli pre-crisi e la domanda si orienta verso abitazioni efficienti dal punto di vista energetico. Dopo un 2024 di consolidamento, il 2025 segna così una nuova fase di espansione.

Green Loan: il credito che premia l’efficienza energetica

La sostenibilità non è più solo un valore aggiunto, ma un fattore competitivo che incide sulle scelte d’acquisto e sulle politiche di finanziamento.
Secondo il report, oltre il 70% delle compravendite riguarda ancora immobili nelle classi energetiche più basse (E, F, G), ma questa percentuale è in calo costante. Crescono invece le abitazioni di classe C e D (15%) e, seppur più lentamente, quelle in classe A e B, considerate ormai il nuovo standard di riferimento.

I dati confermano inoltre che l’efficienza energetica accelera le vendite: le case in classe AB si vendono in circa 147 giorni, contro i 160 giorni degli immobili meno performanti. Gli acquirenti, pur più esigenti, riconoscono il valore aggiunto di abitazioni sostenibili.

Un ruolo chiave in questa trasformazione è giocato dai Green Loan, i mutui a tasso agevolato destinati agli immobili ad alta efficienza. Nel 2025, 24MAX ha registrato un forte aumento di queste soluzioni, con tassi fissi al 2,19% TAN e costi di istruttoria azzerati. Rispetto ai mutui tradizionali, la rata media è più bassa del 15%, rendendo l’acquisto di case “green” sempre più accessibile.

Residenziale: mercato in salute e orientato alla qualità

Il comparto residenziale conferma la sua solidità: nel primo semestre del 2025 le transazioni sono cresciute di oltre il 9% rispetto all’anno precedente. A favorire il trend, la riduzione dei tassi d’interesse e una domanda più selettiva, attenta alla qualità costruttiva e alla sostenibilità.

I prezzi medi crescono del 2,4% su base annua, con picchi nelle grandi città. Milano continua a guidare la ripresa con un incremento del 9%, seguita da Roma, che registra una crescita più moderata (+3%) ma un mercato sempre più attento alla riqualificazione energetica.

“La domanda resta solida e si orienta verso immobili efficienti e ben collegati,” afferma Dario Castiglia, CEO e Founder di REMAX Italia. “Le grandi città trainano la crescita e, nonostante le incertezze internazionali, il mercato immobiliare italiano mostra oggi una maggiore resilienza.”

Il gruppo REMAX punta a raddoppiare la rete di agenti e superare i 200 milioni di euro di fatturato aggregato entro il 2028, segno di un comparto in piena espansione.

Commerciale, retail e hospitality in ripresa: logistica e direzionale più prudenti

Anche il comparto commerciale mostra segnali positivi: nel primo semestre 2025 gli investimenti immobiliari sono aumentati del 50% rispetto al 2024, con una forte presenza di capitali esteri (quasi due terzi del totale).

Il retail catalizza il 28% degli investimenti, seguito dal settore alberghiero e ricettivo (25%), che registra un boom nel segmento lusso. La logistica si conferma stabile, con il 14% degli investimenti concentrati su spazi di alta qualità, mentre il direzionale mostra maggiore cautela, privilegiando superfici più contenute.

Prosegue intanto la spinta verso la rigenerazione urbana: oltre il 30% delle nuove strutture logistiche sorge su aree industriali dismesse (brownfield), a conferma della crescente attenzione all’ambiente e al riuso del territorio.

“La componente ESG è ormai centrale anche nel mercato commerciale,” sottolinea Laura Piantanida, Head of Institutional Relations di Yard Reaas. “Influenza sia le strategie degli investitori che le scelte dei tenant, rendendo la sostenibilità un fattore determinante per la redditività a lungo termine.”

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