Le aree attorno alle stazioni ferroviarie stanno subendo una trasformazione senza precedenti, soprattutto quelle che per decenni sono state aree industriali, parcheggi e spazi abbandonati. Queste zone stanno diventando nuovi poli urbani di attività e comunità, dove l'architettura cerca di conciliare trasporto pubblico, sostenibilità e vita quotidiana.
Questa tendenza riflette la volontà delle città di ricollegare i quartieri divisi dalle linee ferroviarie, integrando mobilità, vivibilità e servizi pubblici. Un esempio recente di questa nuova generazione di sviluppi è Roelevard, un complesso nella città di Roeselare, in Belgio, accanto alla stazione centrale.
Il progetto occupa un sito ferroviario adiacente alla stazione centrale e ridefinisce l'area come uno spazio verde, accessibile e ad uso misto, progettato per unire i cittadini attorno alla vita urbana contemporanea.
Riconnettere la città
Il progetto Roelevard nasce con lo scopo di ripristinare la continuità urbana tra le due parti di Roeselare, tradizionalmente separate dall'infrastruttura ferroviaria. Lo studio Snøhetta, artefice del progetto, noto per il suo approccio integrativo tra paesaggio e architettura, ha accettato la sfida insieme a B2Ai, realizzando un insieme di tre edifici curvi che creano un nuovo spazio pubblico nella zona.
Il complesso sorge accanto alla stazione centrale, su un ex lotto abbandonato, creando un nuovo polo urbano con residenze, uffici, negozi e spazi verdi. Secondo lo studio, il progetto ha contribuito a ricollegare la città sia fisicamente che socialmente.
"Trasformando un'area ferroviaria precedentemente frammentata in una destinazione vivace e multifunzionale, stiamo aiutando Roeselare a diventare un ambiente urbano più coeso e vivibile", hanno spiegato.
Il progetto presenta forme morbide e fluide, in contrasto con la rigidità dei binari e degli edifici industriali circostanti. I tre edifici sono disposti attorno a un percorso pedonale centrale alberato, un corridoio pedonale che collega la stazione ai quartieri limitrofi. Questo percorso comprende panchine a più livelli e aree di sosta, incoraggiando l'uso sociale dello spazio e il suo carattere di piazza aperta.
Gli edifici sono sormontati da tetti verdi che contribuiscono a regolare la temperatura, migliorare la qualità dell'aria e offrire continuità visiva con l'ambiente naturale circostante. In totale, il complesso ospita 81 appartamenti, oltre a spazi di lavoro e spazi commerciali al piano terra, garantendo un'attività costante durante tutto il giorno.
"Dando priorità alla sostenibilità, alla connettività e agli spazi condivisi, abbiamo creato un luogo in cui le persone possono vivere, lavorare e incontrarsi in un modo che riflette l'identità in evoluzione della città", afferma lo studio.
Un nuovo paesaggio urbano
L'edificio principale, che costeggia la linea ferroviaria, raggiunge i 12 piani all'estremità meridionale, di fronte alla stazione, creando una silhouette a gradoni che funge da punto di riferimento visivo. All'estremità settentrionale, un edificio più basso di quattro piani si fonde con la scala residenziale circostante. Il terzo edificio, situato sul lato ovest, scende dolcemente fino al livello del suolo, offrendo un accesso diretto a un ristorante panoramico all'ultimo piano.
Le facciate combinano metallo e vetro, scandite da persiane metalliche angolate che filtrano la luce e conferiscono dinamismo alla superficie. Ai piani superiori, gli appartamenti si aprono su ampi balconi e terrazze panoramiche, concepite come estensioni naturali degli spazi abitativi.
"Le facciate si adattano alle loro funzioni: trasparenti e aperte a livello strada per i negozi, più uniformi e rivolte verso l'interno per gli uffici, e strutturate e porose per gli appartamenti residenziali superiori, con ampie terrazze che incoraggiano l'interazione sociale", spiega lo studio.
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