Il costo del lavoro per produrre la stessa unità di prodotto è cresciuta clamorosamente di più nei cosiddetti piigs (portogallo, Italia, irlanda, spagna e grecia) per effetto dell'ingresso nell'euro. Dal 1999 in grecia è aumentato più che altrove, del 50%, mentre in Italia di oltre il 30%. Secondo le previsioni dell'ocsae questa tendenza sarà invertita da qui al 2013 e la diminuzione del costo del lavoro produrrà un aumento della domanda che sarà beneficiosa per tutta la zona euro
Fonte: the economist
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